Dettagli Recensione
Labes
Dopo aver letto il bellissimo Via Gemito ho affrontato con molte perplessità la lettura di questo romanzo in cui la fiacchezza morale e la mancanza di valori si traducono nella lentezza della narrazione che disturba il lettore per il vuoto affettivo assoluto su cui si apre. Una coppia si lascia per il desiderio di lui di una ragazza giovane. La nuova relazione è vista soprattutto da un punto di vista opportunistico in un disinteresse totale per l'altro, nel senso che l'amore per l'altro non va mai tanto oltre da nuocere ai propri desideri e interessi. Nel rapporto colpisce la incapacità assoluta del padre di vedere gli altri: non lascia soldi alla moglie casalinga, non va a trovare i figli, torna a casa per una mera considerazione egoistica e dopo aver preso quello che poteva dalla relazione con l'amante, dell'amante dice che era generosa a offrirgli i divertimenti e che sapeva godere la vita spendendo del suo nel farlo divertire. Il denaro è il centro della famiglia descritta, il valore trasmesso ai figli che discutono fastidiosamente della vendita dell'appartamento miliardario la cui presenza irrita il lettore che ricorda che la moglie era stata lasciata senza mezzi di sostentamento all'inizio del romanzo. I legami diventano lacci mancando ai personaggi il minimo d'affetto per gli altri. Tutti vengono dopo il proprio piacere e i propri interessi. L'amore è amore per la bellezza o la giovinezza, non per una persona. I legami quindi di fatto non esistono. Sono i lacci del senso di colpa. In quest'ottica è meglio non avere legami e mantenere rapporti falsi e cordiali con tutti. La visione del mondo toglie e spegne ogni voglia di vivere e in effetti la scrittura procede in una zona grigia di tristezza inespressa e di vuoto, in un mondo senza ossigeno e aria. I rapporti umani dovrebbero poter contenere simpatia, amicizia, solidarietà, sostegno, amore in qualsiasi senso lo si voglia intendere non necessariamente come sentimento forte e totalizzante.Ma anche l'amicizia richiede di vedere l'altro e qui gli altri sono invisibili e non si capisce la necessità di avervi a che fare. Il modo proposto di vedere le cose appiattisce la vita rendendola insensata e vuota, così vuota che il deserto che riflette si trasmette al lettore attraverso le pagine. Purtroppo l'egoismo così radicale porta a uno svuotamento interiore che non può essere riempito da una nuova passione ma che è svuotamento dell'anima e bisogno inespresso e sottinteso di amore non fisico. Questo modo di vedere il mondo toglie ogni desiderio di vivere. Le pagine non trasmettono affatto il piacere di chi si sa godere la vita, ma il vuoto assoluto e la fame dell'affamato che cerca di riempirsi l'anima di cibo totalmente indigeribile come la moneta, i complimenti,ecc...
Questa lettura per me è stata disturbante anche se non posso dire che il libro sia scritto male o artificioso. Penso quindi che il mio giudizio rifletta il rifiuto emotivo per il contenuto.
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Commenti
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Anch'io, come te, mi sono ritrovata a dover "tirare" conclusioni contrarie alle mie.
Comunque il bello dei libri è proprio questo, alla fine ognuno ha il suo pensiero.
Federica