Dettagli Recensione
Il tocco che rivela una storia
Lo stile di De Luca, rimane invariato e, a mio avviso, piacevole come sempre. L’idea di questa storia è interessante, la commistione fra l’arte e l’artista che si trasfigura e si “tortura” per provare su stesso il dolore provato da Cristo in croce, per poter raffigurare al meglio ogni singolo dettaglio. Lo stesso trattamento se lo infligge il restauratore, chiamato per eliminare il panneggio e ricostruire la “natura” del Cristo in croce. Un uomo di montagna che con fatica e profondo senso di onesta aiuta le persone a varcare il confine senza pretendere nulla in cambio, una comunità che lo allontana perché “diverso”, perché mette in “cattiva luce” gli altri.
La “fuga” dal suo ambiente, per rifarsi una vita in un luogo differente, per sfruttare la sua arte, il protagonista entra in simbiosi con l’opera da restaurare, ne percepisce al tatto ogni singola asperità, ogni impercettibile ruvidità, vive la croce e rivive la sua storia.
Il ritorno al suo mondo è inevitabile, un’altra traversata, forse l’ultima, la fine di un epoca, di un tempo che non potrà più tornare.
Il romanzo di De Luca è discretamente piacevole, ma non mi ha dato le emozioni di altri suoi lavori, non mi ha toccato particolarmente, ma ovviamente questa è una mia personalissima considerazione.
Indicazioni utili
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
questo libro non mi ha esaltato particolarmente, altri mi son piaciuti di più.
Saluti
Riccardo
non saprei direi se invecchiato e stanco, sicuramente meno convincente, forse le vicende personali hanno giocato a suo sfavore. L'età credo migliori la scrittura, forse la stanchezza psicologica incide di più.
Grazie per i complimenti.
Saluti
Riccardo
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Dell'autore ho letto due libri : due delusioni. Per ora, l'idea di tornare a un suo testo non mi attrae affatto.