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L'amicizia
Alessio Torino ci propone un romanzo di formazione che mi è piaciuto soprattutto da quando entra in scena Tetano. Tetano è un personaggio che arriva al cuore con il suo bisogno del padre, del babbo, e con la sua fragilità. Da quando compare la vicenda della barca diventa bellissima perchè non è solo la barca per l'avventura e per l'impresa ma soprattutto per combattere e vincere lo spettro della malattia mentale che pende come la spada di Damocle sulla testa di Tetano. Perciò il lettore segue con trepidazione la storia e con tenerezza l'arrivo delle crostate dell'Edda con il loro profumo, calore e significato. Il romanzo è pieno di nostalgia dell'infanzia, pieno di luoghi dell'entroterra pesarese: il Candigliano, Isola del Piano, il Burano e Pieve Lanterna che non conosco e non so se sia un luogo preciso ma di certo assomiglia a tanti paesi che ancora ci sono e che sono minacciati dalla modernità che incalza così come l'aquila è ancora presente nel Nerone e nella gola del Furlo ma si sta in pena per lei. Bella l'immagine di Sanremo, dell'aquila che viene a mangiare la carne del pollo dalle mani dell'uomo e della vetreria che sembra sia l'unica possibilità di lavoro per tutto il paese. Il romanzo è pieno di nostalgia e di poesia e di delicatezza. C'è pure il rimpianto per il Tetano ragazzo, ma il lettore a fine libro è più contento così.