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La natura esposta
 
La natura esposta 2016-09-24 03:39:26 Natalizia Dagostino
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Natalizia Dagostino Opinione inserita da Natalizia Dagostino    24 Settembre, 2016
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Onnipotenza e umiltà

Raccontastorie in conflitto con se stesso e il contesto, Erri De Luca mi ha abituato ad una scrittura che si inerpica e si affossa, a un dialogo intimo fra l’umano e la natura, fra la bellezza e il dolore.

Leggo il racconto dell’onnipotenza del protagonista, della sua tentazione di essere come un dio, di essere Dio e seguo il suo faticoso cammino di coscienza. L’uomo dai molti mestieri, l’uomo del fare, scopre la vera energia, scopre la forza oltre il potere, nell’umiltà del gesto di consegna di sé all’opera artistica, alla vita.

“Eseguivi il lavoro con orgoglio e sei stato respinto. Devi eseguirlo in tremito.”p.123

Assisto ad un corpo a corpo, ad un esercizio spirituale e carnale. Lo scultore presta il suo corpo alla statua e il restauratore ne ripercorre i gesti e le abilità: è intimità, non è imitazione. Il marmo della statua è vita, è ricordo, è promessa di alleanza che si rivela nella cinestesia, nella corporeità.

“Di più di un artista, tu sei un artefice. Uno che forza i bordi spellandosi le mani per aprire un passaggio nuovo. Capisco che devi essere umile, ma non oltre l’umiltà. Invece sei dimesso, rinunci, ti sottrai al dovere di farti conoscere.”p.37

Nessun essere umano può maturare debiti con un altro, perché siamo compagni nello stesso viaggio esistenziale. Ma i pali da supplizio che gli uomini si infliggono sono disumani, “nessun animale si avvicina al nostro peggio”p.47. L’uomo del restauro proietta sull’uomo crocifisso i suoi pensieri, la frustrazione, la solitudine. L’uno diviene l’altro, si confondono i piani del sacro e del profano: nell’esistenza umana vincono la contraddizione e la contaminazione.

Segnare il sentiero, ritrovare la strada, riconoscere la propria trincea è il destino ed è la salvezza dell’umanità. La verità, nella relazione di gratuità, con sé e con gli altri, è scandalosa perché svela, intenerisce e limita.

“Esiste un’economia del gratis, qualcosa in cambio di niente, ma a simbolo di molto.”p.81



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Commenti

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siti
25 Settembre, 2016
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Sempre interessante, Lizia, il tuo punto di vista. Offre una diversa chiave di lettura a me che ho letto il libro in ottica puramente letteraria. Ciao
Ti ringrazio, ho acquistato il libro dopo aver letto il tuo commento. Mi incuriosisce e mi appassiona lo scambio e lo sguardo diverso. A presto
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