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Avrò cura di te
 
Avrò cura di te 2016-09-09 08:36:01 Amante di Libri
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Amante di Libri Opinione inserita da Amante di Libri    09 Settembre, 2016
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La cura: tra i bisogni e desideri più cari

“E’ questa la scelta di coraggio che ogni essere umano è chiamato a compiere nel corso della vita: aprirsi all’amore, a costo di provare il dolore. Tu hai preso la decisione giusta, ma ogni tanto la rinneghi e ti assenti da te stessa per rifugiarti nel bosco delle tue insicurezze, dove non è mai facile ritrovare la strada di casa. Cercheremo di fare uscire le tue orme da quel bosco, imboccando una nuova direzione. Senza per questo rinunciare alla tua sensibilità. Alla tua antenna.”

Un libro a due voci. Da una parte abbiamo Chiara Gamberale che da voce a Gioconda detta Giò, una donna di trentacinque anni, piena di dubbi con un anima inquieta. Dall’altra parte, Massimo Gramellini, la voce maschile dell’angelo Filèmone, il quale ha la capacità di comprendere non solo la complicata storia familiare di Giò e i suoi turbamenti ma le fa una promessa: Avrò cura di te. Questa promessa dà il titolo al romanzo, ponendosi come un invocazione, un grido di aiuto di una donna smarrita che sta naufragando nel mare delle sue emozioni. Difatti, Giò dopo la separazione da Leonardo, si ritrova a vivere a casa dei suoi nonni, morti a distanza di pochi giorni e simbolo di un amore perfetto. Qualcosa, però presto cambierà la sua vita. Inizierà, dalla notte di San Valentino, uno scambio di pensieri, consigli tramite lettere tra lei e il suo angelo custode.

Intenso, appassionato e pieno di meditazione, il dialogo tra Giò e Filèmone dona al romanzo un atmosfera di spiritualità e riflessione. Attraverso i consigli dell’angelo, ella inizierà a ripercorrere le tappe della sua vita, a mettere a nudo la sua anima, spogliandosi di ogni maschera, di ogni inganno. Tutte le sue paure saranno lì visibili a tormentarla. Tuttavia, la presenza del custode di Giò (il quale può incarnare la figura di persone che noi riteniamo vicine a noi, di cui ci fidiamo o magari per i credenti e aderenti alla religione anche un angelo stesso), allevia il suo dolore. Si pone come la voce della sua coscienza, indirizzandola su cosa è giusto e cosa è sbagliato, rimproverandola quando assume un atteggiamento infantile ed incoraggiandola a seguire sempre la sua strada.

Tale romanzo si presenta come una guida ai sentimenti per affrontare le proprie emozioni senza farsi sopraffare da esse. Molto spesso, quando siamo dentro una situazione non riusciamo a vedere in maniera lucida ciò che sta succedendo. Finché ci siamo dentro non siamo in grado di giudicare in maniera obiettiva, visto che ci lasciamo trascinare da ciò che proviamo. Tentiamo, comprendiamo, lottiamo per salvare ciò che riteniamo valga la pena di essere nella nostra vita ma non sempre riusciamo nel nostro intento. Forse, bisogna distaccarsi un pò, fare in modo che l’altro prosegua un pezzo di strada senza di noi. Alla fine, quando avrà ritrovato il suo essere ci si potrà rincontrare. Perché, in fondo, prima di amare un’altra persona, bisogna amare se stessi e avere la pazienza che l’altro capisca quanto amore voi potreste dare a lui/lei se solo si lasciasse andare. Mai sopraffare l’altro come faceva Giò, bensì fare in modo che la persona che abbiamo accanto a noi possa esprimere ciò che sente senza sentirsi come un peso, come uno sbaglio.

“Ogni volta che ci diciamo addio, io muoio un pò, ogni volta che ci diciamo addio, io mi domando perché”

Molti potranno trovare questo libro banale, scontato, stucchevole ma in verità se si va oltre ciò che si vede, si comprenderà che dietro le loro parole ci sono semplici riflessioni sulla vita e l’amore. Credere, che c’è sempre una soluzione agli errori commessi. Di conseguenza, si evince che:

- Bisogna imparare dai propri errori e che finché c’è vita c’è speranza di trovare una soluzione
- L’amore perfetto non esiste, semmai esistono persone che si amano in maniera incondizionata ma che riescono a trovare punti d’incontro
- Addomesticare ansie e paure, cercando di fare un passo indietro per permettere all’altro di dar voce al suo Io emotivo.
- C’è sempre qualcuno pronto ad aiutarci ma il miglior aiuto viene da noi stessi. Siamo noi giudici e censori delle nostre scelte.
- Vivi, ama e lascia vivere. Non scappare di fronte agli ostacoli ma lotta sempre contro ogni timore. Non soffocate mai le vostre emozioni, lasciatele libere.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Per chi ha amato Fai bei sogni e L'ultima riga delle favole.
Anche per coloro che ha un estremo bisogno di rivedere il vero concetto di "cura"
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70
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