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QUANDO CI SI IMMEDESIMA TROPPO NELLA VEDOVANZA...
Bellano, ma questa volta a fine anni 50.
Abramo Ferrascini ha “ereditato” la ferramenta del suocero, Bigonio Spotti, sposando una delle figlie, la Rosalba.
Mentre la Fioralba, la minore, ha sposato l’Eraldo, un forestiero, il principe azzurro che l’ha portata via, in Svizzera.
Perché se la Rosalba nella foto della carta di identità appena rinnovata sembra una scappata dal manicomio, la Fioralba non parla, tuba, “forse non toccava nemmeno terra quando camminava, mangiava fiori e sicuramente non cagava”.
Impossibile che sposasse uno di Bellano.
Abramo Ferrascini è anche un ottimo giocatore di bocce, “allevato” dal Mario Stimolo, gestore del Circolo e ex bocciatore, ex perché nel 1955 ha lasciato un braccio sotto una pressa. Ottimo sì, ma non da solo, ci vuole un compare preciso e dal sangue freddo che stemperi il suo temperamento da ganassa.
La semifinale del campionato provinciale è alle porte, nulla deve andare storto, non come quella volta che Abramo ha piantato su un gran casino con il suo compare di allora, il Tontoli, che era il fidanzato della Rosalba…
Ma una telefonata nella notte sconvolge tutti i piani. L’Eraldo sta male, gli è scoppiato qualcosa nel cervello, e i medici svizzeri (loro sì che sono precisi) gli hanno dato 48 ore.
Giusto il tempo di sistemare la 1100, salire su a Lucerna, seppellire l’Eraldo (che dovrebbe fare però il piacere di morire come indicato dai medici) e tornare a casa per il sabato.
L’apprensione di Abramo è tutta per la semifinale, come quella dello Stimolo e di un po’ tutto il paese, un vero e proprio psicodramma, ore di attesa frenetica e tensione che si taglia con il coltello.
Non dello stesso avviso la Rosalba, lei affranta pensa solo all’Eraldo, a quel mezzo bacio dato quando entrambi erano fidanzati…ma non tra di loro! Complice Lascia o Raddoppia di Mike Bongiorno e la Stellina Coque, rimbambitissima moglie del Bigonio.
Rosalba spera di arrivare in tempo per un ultimo bacio, si strugge per non essere lei nei panni della sorella, chissà come sarebbe andata se oltre al Tontoli avesse dato il benservito anche all’Abramo, e avesse infine deciso di sposare l’Eraldo.
Però bisogna fare attenzione a non immedesimarsi troppo nelle disgrazie altrui…perché poi tutto potrebbe avverarsi…come nel racconto di quello scrittore là…quel Kafka, che racconta la storia di un uomo che si trasforma in uno scarafaggio, e da scarafaggio muore…schiacciato.
Già, ma Kafka?
Giocava a bocce? No.
È passato da Bellano? Nemmeno.
A voi la simpatica scoperta…
Come sempre Vitali affronta una storiella per certi versi banale, un piccolo aneddoto perso nella notte dei tempi, per costruire una trama veloce, leggera e divertente.
Che si legge tutta d’un fiato e che non può non divertire, non piacere, per qualche ora di svago in allegria.