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Vite di Faggeta
Questo romanzo è una finestra che si affaccia su pampini, olivi, mirti, pini, trifogli, fieni, menta, felci, muschi. In questo scenario di natura e di destini leggo la storia familiare di quattro generazioni, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale.
Le parole di Maria Rosaria Valentini sono scelte con cura ad una ad una, sono pane, acqua, carne. Scopro con meraviglia la sua scrittura gentile, scrittura di poeta che dice di anime belle, di amori sensuali e sinceri.
Vite piene di buche e di assenze, ogni persona, senza parlare, ma non senza parole, condivide segreti e scambia intimità di cibo e di spazi, imparando a rimandare, per paura, per protezione, per aspettare, prima, che il dolore passi.
Eufrasia è la madre dall’, nello sforzo di , viva da morta, nella memoria di chi l’ha conosciuta.
“… le parole altro non sono che voti del desiderio: si parla davvero solo con chi si ama…”p.37
Protagonista assoluta del romanzo è la Faggeta, il bosco nascosto sull’Appennino che attende e contiene, il luogo di rivelazione, il respiro di anime. Ed è nella pietra viva della boscaglia che un segaligno soldato tedesco, Benedikt, somigliante a Cristo morto e con gli occhi come , realizza la sua casa, la tana in un rifugio dei tempi di guerra.
Per Ada Maria, , prendersi cura di Benedikt, ascoltarlo, sfamarlo, significa dare senso e autorità ad una quotidianità faticosa e senza desideri.
La tenerezza di Teresina, la pena di Aniceto, la speranza di Benedikt, la generosità di Pietrino, l’affezione di Rosetta, la resistenza di Ada Maria, la solidarietà di chi sopravvive di fatica, di sola realtà. Tutti ad “osservare la vita senza l’obbligo di prendervi parte.”p.194. Tutti convinti che “basta amare per diventare qualcuno o qualcosa”p.206
“Die Liebe, eine Liebe, meine Liebe. Meine Liebe bist Du”. L’amore, un amore, il mio amore. Il mio amore sei tu.
Pelle e natura, a rimettere a posto il tempo e il ricordo, i baci e i sogni trattenuti di persone solitarie, in comunità.
E’ Magnifica la speranza. E’ Magnifica l’umanità differente. Magnifica è una donna.