Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Don Paolo
" Abbandonò la chiesa non perchè si fosse ricreduto sulla validità dei suoi dogmi e l'efficacia dei sacramenti , ma perchè gli parve che essa si identificasse con la società corrotta crudele e meschina che invece avrebbe dovuto combattere." Pietro Spina socialista e rivoluzionario in epoca fascista ammalato ed in fuga fatica poco a nascondersi dentro la tonaca di don Paolo. Dopotutto, ci racconta Silone la sua avversione riguarda più la struttura ecclesiastica che la cultura cattolica. Esiliato in un paesino isolato tra le montagne cerca di ritabilirsi riflette, tenta di fare proseliti e fa un tuffo nella realtà. Realtà che è tutt'altro rispetto a quella che la sua mente di giovane si è prefigurata. Ignoranza, timore per il regime ma soprattutto povertà. In primo piano i guai di tutti i giorni: portare in tavola qualcosa da mangiare, mantenere con dignità le apparenze. La politica, le riflessioni filosofiche i grandi interrogativi forse sarebbe bello perderci del tempo, ma sono un lusso destinato ad altri.
Libro interessante che mette in evidenza le diverse anime della lotta contro il regime. Quella più intellettuale fatta di grandi idee, progetti di rivolta non portati a termine, ma di fatto poco concreta. Poi quella dell maggior parte della popolazione contro la fame l'ignoranza, la malattia. e quando l'avversario è di questa portata cosa sarà mai resistere in silenzio contro il fascismo.
Indicazioni utili
Commenti
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |
Ordina
|
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |