Dettagli Recensione
Uscire dal ghibli
Splendida storia di uno degli autori italiani che più amo. Scritta in modo molto moderno, come forma, utilizzando capitoli brevi, alternati ad articoli di giornale, lettere, testi di sms, messaggi anonimi, questa storia mira a dipingere il ritratto di una donna moderna, giovane, sposata con uno scrittore anziano, donna dall’irrequietezza incontrollabile, che vive un profondo disagio sentimentale che lentamente evolve in un disagio esistenziale. Attraverso le parole del marito, quelle dell’amica, quelle degli amanti, passando per i ricordi del professore che ha curato la sua tesi all’università ed anche grazie ai pettegolezzi raccontati dalla domestica, noi cerchiamo di conoscerla meglio, per capire non tanto dove è finita, quando è sparita, cosa che è sempre meno importante di mano in mano che avanzi nella lettura, ma perché ha voluto sparire. Finchè la incontriamo nella parte finale del libro, in armonia con se stessa e con il mondo. Ed in questo viaggio attraverso di lei, scoprendo appieno anche le ragioni del titolo di questa storia, ritroviamo un autore che, pur senza la spalla di Montalbano, sa sorprendere, che sa affascinare e che al dialetto proprio nun po’ rinuncia’!