Dettagli Recensione

 
Una donna
 
Una donna 2016-08-11 00:02:29 Bruno Elpis
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    11 Agosto, 2016
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Perché nella maternità adoriamo il sacrifizio?

“Una donna” è l’alter ego di Sibilla Aleramo, autrice spesso indicata come vessillo del femminismo italiano d’inizio secolo XX. “Una donna” è anche la dolorosa, autobiografica storia di una persona sulla quale si stampano le tristi esperienze dei genitori – un padre forte, ma anche infedele; una madre esaurita (“Oh la voce di mia madre, già diversa, che diceva cose incoerenti!”) e propensa al suicidio - e le ombre inquiete di un matrimonio senza amore.

Il percorso dell’autocoscienza si compie attraverso un’infanzia trascorsa in una città di provincia sul mare, una gioventù passata a Roma, infine una maturità raggiunta a Milano: ogni luogo è teatro dei tradimenti, delle violenze fisiche e degli stereotipi culturali che relegano la donna in ruolo supplice e subordinato. O in posizione di debolezza e svantaggio.

La ribellione di Sibilla, tuttavia, non può attuarsi pienamente (“Rispondere anche a nome dei fratelli: va’, mamma va’!”), perché la legge e la mentalità proteggono il prepotente: la protagonista non riesce ad affrancarsi come vorrebbe perché cede di fronte alla paura che le venga sottratto il figlioletto (“Sembrava un Sigfrido in miniatura”), unica vera ragione di vita (“Egli era il mio solo compagno”) pur in una mutata e più consapevole concezione della maternità (“Perché nella maternità adoriamo il sacrifizio?”).

“Una donna” è un diario intimo e un documento storico, ma rimane anche oggi una lettura che induce a riflettere su natura (“Per quello che siamo, per la volontà di tramandare più nobile e più bella in essi la vita, devono esserci grati i figli, non perché, dopo averli ciecamente suscitati dal nulla, rinunziamo all’essere noi stessi…”), ruoli e opportunità che troppo spesso vengono incredibilmente, arcaicamente negati.

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
160
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

3 risultati - visualizzati 1 - 3
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Ciao Bruno. Bella recensione! Ho letto il libro vari anni fa. Condivido il divario fra stile e contenuto.
“Per quello che siamo, per la volontà di tramandare più nobile e più bella in essi la vita, devono esserci grati i figli, non perché, dopo averli ciecamente suscitati dal nulla, rinunziamo all’essere noi stessi…”, MI PIACE. Ho il libro in lista da tempo e ne ho sempre rimandato la lettura, balzo in avanti garantito! Grazie.
Grazie per i commenti! Ciao
3 risultati - visualizzati 1 - 3

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Di bestia in bestia
I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Dimmi di te
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente