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TERRA DI NESSUNO
Tutto gira intorno a questa terra di cui si contendono la proprietà diversi personaggi chi a più chi a meno titolo, in questo noir all'italiana diviso tra la Germania e la campagna isolata del Molise. Non so se voleva essere un romanzo di redenzione, ma io non l’ho intravista; tutti perdono, nessuno guadagna; si fa fatica a trovare dei personaggi positivi, a partire ovviamente dallo stesso Agapito, il “Sacerdote”, che di sacro non ha proprio nulla, che avrebbe il compito di curare le anime ma che lui stesso dice, in un tratto del racconto, che non è in grado neanche di curare la terra, con un tocco di ironia che pervade tutto il romanzo e dona una giusta leggerezza a temi come la violenza sulle donne e tratta di bambini che caratterizzano la storia dei nostri personaggi. Io che sono molisana leggere un dialetto anche se non propriamente mio ma di immediata percezione è stato particolare, un’esperienza nuova soprattutto perché non ci sono così poi tanti romanzi con un seguito importante ambientati in Molise. Per il resto una lettura scorrevole che non mi ha proprio illuminato, però non mi è dispiaciuta. Mi è piaciuto lo stile del racconto frammentato, storie e momenti che si ricompongono come un puzzle mentre la lettura va avanti.Tutto gira intorno a questa terra di cui si contendono la proprietà diversi personaggi chi a più chi a meno titolo, in questo noir all'italiana diviso tra la Germania e la campagna isolata del Molise. Non so se voleva essere un romanzo di redenzione, ma se fosse così non credo sia arrivato all'obiettivo; dal mio punto di vista tutti perdono, nessuno guadagna; non ho trovato personaggi positivi a partire dallo stesso Agapito, “sacerdote” ma che di sacro non ha proprio nulla , fino alla sua devota moglie Amalia che vede ma non agisce, fino ad accontentarsi di un figlio quasi fosse un regalo della provvidenza; ci sono dei tentativi durante la storia di umanizzare alcuni personaggi raccontando delle loro debolezze, ma di fronte ad alcuni atti di violenza non c’è giustificazione né perdono. Crudeltà, violenza, tratta di bambini sono elementi che percorrono tutto il romanzo sin dalle prime scene forse le più crude che fanno immaginare un climax ascendente, invece (direi per fortuna) non avviene rendendo la lettura scorrevole e piacevole. Mi è piaciuto lo stile del racconto frammentato, storie e momenti che si ricompongono come un puzzle mentre la lettura va avanti.