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Anteprima mondiale
 
Anteprima mondiale 2016-07-24 04:36:52 Bruno Elpis
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    24 Luglio, 2016
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C’è in giro moltissima realtà

Anteprima mondiale di Aldo Nove sta a Woobinda dello stesso autore come il secondo decennio degli anni 2000 sta agli anni Novanta (o come il post-cannibalismo sta al movimento letterario dei cosiddetti Cannibali).

I tempi da allora sono cambiati, nulla è mutato (“C’è in giro moltissima realtà”), tutto è più complicato (“L’Europa è un posto in cui si arriva morendo”) ma drammaticamente riconducibile al vuoto, alla perdita dei valori, all’impoverimento dei rapporti interpersonali.
Il pessimismo è feroce, sboccato, pornografico.
Gli eroi tragicomici sono, ad esempio, gli amici Gianni e Michele. ll primo vive ancora con i genitori, non avendo una propria identità professionale né autonomia economica: una terrificante disavventura erotica lo allontanerà in via definitiva da mamma e papà. Insieme, Gianni e Michele formano l’improbabile coppia di padrone squattrinato e maggiordomo senza domus da gestire.

Il tono è spietato e provocatorio, talvolta ai limiti dell’eresia. Così l’11 settembre è “il giorno più bello della mia vita”.
“Era come un comunismo dell’orrore mondiale.”
“I terroristi devono aver capito che ci sentiamo soli.”

Lo stile, spesso destrutturato, ricorre a frasi choc ed elenchi (come quello delle pornodive) per rappresentare una realtà scadente, ossessiva, ripetitiva…

Bruno Elpis

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Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
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Oh per carità ! Sono questi dunque gli autori della contemporanea produzione libraria italiana ?! (Non mi sento proprio di usare il termine "Letteratura"). Quando non ci sono idee si ricorre alle trovate.
Peccato che non ci fosse lui, dentro le Torri gemelle :-)
@Emilio: ti confesso che mi piace vedere quando ti sdegni... :-)

@ Cri: è un pensiero plausibile. Credo di averlo fatto anch'io e mi sono sforzato di pensare che avesse voluto dire il contrario di quanto enunciato... è una società complicata e contorta la nostra, nella quale per dire una cosa devi dire il suo opposto per provocar reazione. Io sto diventando sempre più lineare, e ritengo - sempre di più - che si debba dire pane al pane, vino al vino... :-)

Ciao
Andiamo quindi di male in peggio, anche se da Nove é lecito non aspettarsi grandi cose.
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
25 Luglio, 2016
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Se uno scrittore deve ricorrere a certi mezzucci per far parlare di sé è meglio che faccia altro. Non ho mai letto Nove, e probabilmente non mi perdo niente :-) Ciao!
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