Dettagli Recensione
Per riconoscersi in una comune identità
Ci sono libri, comunque piacevoli per tutti, il cui punto di riferimento appare immediatamente noto solo a chi ha coltivato le stesse letture. Scatta allora una sorta di riconoscimento empatico, la sensazione di una comune identità. E' il caso de "L'archivio segreto", di Annarosa Mattei, ispirato alla tradizione settecentesca del conte philosophique, di cui sottolinea certi aspetti visionari o più modernamente onirici.
Nella moderna malattia dell'aridità e dell'assenza che fine ha fatto l'amore, o l'entusiasmo, o la passione dell'arte?
La risposta può essere in certe persistenze del passato? può essere nella segreta tessitura dell'universo, fatto forse della stessa materia dei sogni?
Sono domande che caratterizzano in particolare le epoche storiche schiacciate tra vecchio e nuovo, come è appunto la nostra. Ma sono anche domande legittime sempre, labirinti che è inevitabile esplorare...Un libro, questo, che si presenta come un classico dell'oggi, originale, intelligente, stimolante. Da leggere con profitto.
Liliana Cantatore