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Carta forbice sasso. Memorie senza raccordo
 
Carta forbice sasso. Memorie senza raccordo 2016-07-13 15:31:10 siti
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Stile 
 
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siti Opinione inserita da siti    13 Luglio, 2016
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ORIGINALE ESORDIO

Una nuova pubblicazione si affaccia sulle scene editoriali italiane, un libro di poco più di cento pagine il cui titolo ricorda immediatamente il gioco della morra cinese. L’autore è un giovane sardo, il genere è atipico, la struttura complessa, lo stile efficace e alto.

Un prologo firmato Egidio C. Sanjust , datato Tangeri, ottobre 2112; una prima parte “Il contesto”:pochi sprazzi del 2037, un batti e ribatti tra il direttore di una rivista intitolata “Sardus Pater” e un suo fedele lettore, una seconda parte “La miccia” giugno 2037/ novembre 2037; una terza parte “Il boom (ricordi a tappeto) anni 2046/47; una quarta parte “Ceneri” (2067) che copre a ritroso gli anni dal 1993 al 2018. Un epilogo: 2107.

Destreggiarsi tra i vari piani temporali è una sfida al lettore che viene invitato implicitamente a dipanare le fila di uno scenario urbano, politico, sociale con epicentro Cagliari e villa Zevi, sede di una ONLUS che verrà implicata in un processo mentre gli scenari mondiali mettono in essere l’ennesimo conflitto. I fatti vengono presentati attraverso dei documenti seguendo un criterio da indagine storica con recupero di fonti rappresentate da scambi epistolari, diari privati, conversazioni intercettate, memoriali. Una vera e propria ricerca storiografica mirante a colmare i vuoti di comprensione che gli eventi generano e la cui interpretazione porta alla stessa distorsione della Storia. Al di là dei fatti narrati o meglio degli stralci di vissuti recuperati, al di là degli attori ( Pier Giorgio e Lucrezia, Marta, Elia, il pugile Cappai, il cabillo Cargeghe), cioè che personalmente mi colpisce è l’insieme di messaggi impliciti che mi è parso cogliere.

Il filone sociologico muove da serie preoccupazioni dovute al melting pop che vede la Sardegna ritornare ai suoi antichi dominatori perché i nuovi flussi migratori- a dire che quelli preoccupanti non sono tanto quelli che portano a erigere nuovi muri per evitare l’atavico processo migratorio che ha caratterizzato la Storia- depauperano la Terra Sarda delle sue risorse migliori: quelle umane.

Il filone storico offre la prospettiva vichiana dei corsi e ricorsi e la constatazione amara di un’impossibilità di comprensione degli eventi storici nel loro divenire e nel loro fissarsi a eterna memoria magari in ottica revisionista. Mi pare passi il messaggio che gli stessi protagonisti la modifichino per i loro fini e intenti umani e a noi non rimanga, anche nella migliore delle ipotesi, una ricostruzione monca e già falsata all’origine. Lo storico può aiutare a ricostruire e comprendere gli eventi ma essi , noi , tutti avremo sempre una mera “costruzione verbale spesso apocrifa”.

Il filone puramente narrativo -descrittivo si nutre di una vena futuristica e apocalittica con una Cagliari ridotta al fantasma di se stessa e delle sue invasioni barbariche.

Il filone politico contempla meccanismi, interazioni, prospettive che più che futuristiche hanno la tristezza di essere contemporanee.

La storia è come” sa murra” : in bilico tra strategia e psicologia. Buona fortuna.

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Commenti

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In effetti la ricostruzione dei fatti è come una sfida lanciata al lettore. Interessante la tua interpretazione.
Interessante recensione, Laura, anche se non conosco assolutamente l'autore.
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Cristina72
14 Luglio, 2016
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@Emilio, ma come non lo conosci? L'autore è tra i tuoi amici e ha pubblicato diversi video per promuovere il libro anche su questo sito. Non a caso Laura ed io abbiamo letto il romanzo.
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siti
14 Luglio, 2016
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Grazie Cristina!
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siti
14 Luglio, 2016
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Ciao Emilio, grazie per il commento. Come ha suggerito Cristina se vuoi sapere chi è la persona vai alla voce portoro.Se invece alludi allo scrittore questo è il suo esordio...non ti resta che scoprirlo se ti va. L'opera in questione, a mio modesto parere, fa intravedere il giusto potenziale per una scrittura nuova e originale. Ha della stoffa il ragazzo! Spero che trovi quualcuno nella sua strada che lo aiuti a canalizzare meglio il suo dono e le sue idee. Io gli farei scrivere una storia sarda del terzo millennio.
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siti
14 Luglio, 2016
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Grazie Cristina. Alla prossima condivisione, sperando che l'autore ci renda partecipi anche delle prossime pubblicazioni!
Ero all'oscuro di tutto!
Quindi, Portoro! Non lo sapevo, assolutamente.
La tua bella recensione mi fa pensare che si tratti di un libro originale sia come contenuto sia per la struttura narrativa.
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Cristina72
15 Luglio, 2016
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Lo spero anch'io! Questo sito dà anche la possibilità di scoprire scrittori, e ogni tanto se ne trova qualcuno degno di essere letto. Ciao Laura :-)
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