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VANI E IL SUO MONDO (INTERIORE?)
A distanza di quasi un anno Alice Basso ci regala il seguito di "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" e a me, devo dire, è piaciuto davvero tanto.
L'anno scorso quando ho finito il primo libro non immaginavo che ci sarebbe stato un seguito perchè secondo me L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome è un libro a sè stante. La scoperta del seguito mi ha piacevolmente sorpreso e l'ho subito acquistato.
Mettiamo le cose in chiaro: non sono dei libri profondi o colti o particolari che lasciano il segno ma credo che ogni tanto ci sta staccare con letture leggere e spensierate e in Alice Basso ho trovato appunto un'autrice italiana furba, tocca temi attuali con ironia e sagacia e con me ha vinto. Assolutamente la inserisco nella mia lista di autori italiani che vale la pena di leggere.
La trama del libro parla sempre della ghostwriter Vani Sarca alle prese con due lavori ossia scrivere un libro per l'editoria per cui lavora e aiutare il commissario Berganza nelle sue indagini poliziesche.
Perchè Vani oltre ad avere il dono per la scrittura ha una marcia in più, quella di capire al volo le persone, poter leggere i loro sguardi e le loro parole e per questa sua rara dote è un aiuto prezioso negli interrogatori della polizia e ovviamente una formidabile ghostwriter che scrive libri al posto di altre persone mantenendone la scrittura personale di colui che commissiona il libro.
La sottotrama è il cambiamento/crescita personale della protagonista, un'eterna donna distaccata e spigolosa che evita i rapporti interpersonali dopo la recente delusione d'amore (anche se lei non ammetterebbe mai che si tratti di ciò) ma che si ritrova costantemente in mezzo a questioni che invece richiedono la sua collaborazione anche sentimentale.
I vari personaggi che interagiscono con Vani le aprono o chiudono la mente e il cuore ma quello che è evidente è che lei sta cambiando anche se continua ad eludere queste sue sensazioni interiori con battute esilaranti e dialoghi fuori dall'ordinario. Il commissario Berganza soprattutto fa la sua parte nel sciogliere un po' il cuore di Vani ma purtroppo in questo libro non sapremo niente di più di questa loro amicizia approfondita, immagino lo scopriremo in un altro libro.
Il tutto condito con un'indagine su un omicidio avvenuto 5 anni prima ma con nuovi intrighi che Vani dovrà sbrogliare.
Questo romanzo è tattico perchè tocca vari temi senza cadere nello scontato e mantenendosi spiritoso e scorrevole, a me è piaciuto davvero moltissimo ma non aspettatevi qualcosa di paragonabile ai grandi maestri della scrittura.
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Commenti
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Marta
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Bel commento, mi trovi tra l'altro perfettamente d'accordo. Pur senza pretese, è un libro davvero piacevole e l'originalità del personaggio di Vani mi ha conquistata!
Ciao, Manu