Dettagli Recensione
Non è per tutti
“ Questo non è un libro.
Oppure lo è a morsi. A strappi.
A sequenze di lacerazioni"
La nota conclusiva di questa pubblicazione intitolata “Anteprima mondiale” con doveroso sottotitolo “Il seguito di Woobinda, il romanzo di culto che ha segnato una generazione” esprime l’essenza dello scritto. Aldo Nove ritorna dopo un esordio fortunato, dopo vent’anni per dire sostanzialmente che nulla è cambiato o meglio tutto è mutato in un progressivo peggioramento. I nostri tempi vengono amplificati nelle loro brutture in uno scritto che si fregia dell’imprimatur della neonata La nave di Teseo.
L’italiano dell’era postberlusconiana pare essere la vittima designata di questa scrittura fuor di misura: può essere il dipendente da videogiochi, l’internauta convinto che la realtà sia quella fittizia dei social, l’ossessionato (telefoni, sesso, pornografia), il fobico ( evito l’elenco: tutto fa paura). Ci sono Battiato, Crozza, il punto di non ritorno della nostra Europa, l’indolenza di chi subisce e non agisce neanche per capire. Ci sono i laureati sfruttati, c’è la casta universitaria,ci sono lo sporco del sesso mercificato, degli appuntamenti al buio. C’è l’euro, ci sono i Mondiali. E ci sono gli Etruschi:” i capi dei Mondiali”. C’è il voyeurismo globale, ci sono i Teletubbies e la polemica omofoba: PO, DIPSY, LAA-LAA e il presunto gay TINKY WINKY.
Vi state chiedendo di che sto parlando? Allora ho reso l’idea, in parte, del contenuto del libro. Aggiungo solamente nell’ordine una nota sullo stile e una considerazione d’ordine personale. Il libro si nutre di racconti e scritti di Niccolò Ammaniti, Nanni Balestrini, Giuseppe Culicchia, Gilda Policastro, Raul Montanari, Carmen Pellegrino. Lo si scopre sempre attraverso la nota finale ma si intuisce prima il diverso registro stilistico. I toni di Nove sono eccessivi, paradossali, volgari, studiati a d arte per scandalizzare, scuotere e irretire, giungendo a sfiorare il comico. A me personalmente non sono piaciuti anche se lo scritto ha avuto il pregio di farmi dubitare della realtà rappresentata: eccessiva, irriverente, scandalosa. Ho più volte avuto la tentazione di non credere a ciò che c’era scritto quando poi puntualmente l’informazione si è rivelata reale e incredibile e brutta. Alcune parti mi sono rimaste fumose e inaccessibili e mi sono sorpresa della mia straordinaria ignoranza del mondo e dispiaciuta di averne avuto indirettamente l’accesso attraverso questo scritto. Preferisco non conoscere certe realtà. A chi è più smaliziato, più curioso, più defraudato di un residuo senso del bello, potrei consigliare la lettura. Gli altri si astengano. Non è per tutti.
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Commenti
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Woobinda ti era piaciuto?
Fede
La letteratura è arte ! Se non raggiunge questo livello non la prendo in considerazione. La saggistica può essere di grande interesse, ma è un'altra cosa. Ci sono molti libri bellissimi : perché perdere tempo con 'cosette'?
Condivido il desiderio di Bruno, ma dipende da noi lettori! (Poi, ripeto, ci sono libri recentissimi che raggiungono pienamente il livello artistico).
leggo anche per curiosità e il sito offre l'opportunità di conoscere anche ciò che è molto distante dai miei gusti letterari. Ero consapevole di non aver in mano Letteratura ma speravo in uno stimolo culturale rispetto alla realtà, non conoscendo affatto il caso letterario del passato speravo in una forma di intelligente lettura del reale...
hai inteso perfettamente.
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Il mio desiderio: che la letteratura torni a essere un'arte. Anche nella pacatezza e nell'equilibrio, ma soprattutto nella proposta di valori da rifondare in un mondo che sta accelerando il percorso verso l'autodistruzione non soltanto ecologica.
Il tuo commento esprime forse le stesse idee. Sicuramente rispecchia purezza e spirito critico.
Ciao :-)