Dettagli Recensione
Il bacio d'addio dei Chironi
Ultimo capitolo di una saga familiare che mi ha tenuto letteralmente incollata alle pagine.
Con "Stirpe" è stato amore a prima vista, bruciante e doloroso, "Nel tempo di mezzo" ha confermato ed alimentato il sentimento, "Luce perfetta" è stato come il bacio d'addio di un grande amore...con tutto il senso di struggente abbandono che esso comporta.
Ma veniamo a questo ultimo romanzo...che inizia con Cristian Chironi (ultimo discendente della stirpe, tanto rigogliosa negli affari quanto triste e sfortunata col destino), che è un "Chironi" in tutto e per tutto: nell'aspetto, nel temperamento e, soprattutto, nella sorte.
Ma questa famiglia è come una fenice, riesce sempre a risorgere dalle sue ceneri...
Come una pianta, perde le foglie, ma non muore: resiste al vento, al freddo, alle intemperie...e proprio quando sembra che non ci sia più niente da fare, ecco che spunta un piccolo germoglio.
Qui si parla d'amore, ma anche e soprattutto di amicizia, direi quasi fratellanza, di invidia, vendetta, della paura che fa fare cose inaspettate.
Fois ci insegna che si può morire e rinascere, e che si può anche morire due volte, ma quando le mani che ti uccidono sono quelle stesse mani che hai amato profondamente, allora forse qualcosa non torna.
Cristian non sarà l'ultimo Chironi...e il libro non sarà avaro di colpi di scena.
Un romanzo denso di storia, di una Sardegna che, senza il timore di apparire provinciale, riesce ad assumere un valore universale.
La storia dei Chironi è sicuramente una storia "al maschile", nel senso che le donne di Fois sono sí donne straordinarie, madri, mogli, figlie che hanno peso ed importanza nell'evoluzione della famiglia, ma sono soprattutto gli uomini con la loro "paternità" a determinare la storia e la sua continuità.
Troviamo, nell'arco della trilogia, moltissimi modi di essere "padre": per adozione, per amore, per stupro, per caso...ci sono padri consapevoli, quelli che non sapranno mai di esserlo diventati e quelli invece convinti, a torto, di esserlo.
E tutto ruoterà intorno a questo...questo essere figlio di, riconoscersi in un nome che non è soltanto un nome, sentirsi parte di un tutto, di una storia.
Una storia che, a Dio piacendo, non avrà mai fine.
Fatevi un regalo...leggete tutta la trilogia di Fois!