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Il treno porta guai
Questa volta a scendere alla piccola stazione di Varenna è una straniera. Giovane, appetitosa, e con poca conoscenza dell'italiano, forse spaurita o forse solo furba. Colta senza biglietto viene affidata al capotreno e da qui ad intrufolarsi nella vita e nei pensieri dei bellanesi il passo è breve. in poco tempo riesce a turbare il sonno di non pochi seri uomini capofamiglia, entra nella casa e nel letto del droghiere, si svela essere imparentata con personaggi tutt'altro che raccomandabili. Diffatti a mancarle è solo il biglietto, non certo le idee chiare o i mezzi per perseguire i suoi scopi.
Il contorno di questo romanzo è quello classico di Andrea Vitali. Una vita di provincia infarcita di pettegolezzi, personaggi bizzarri, piccoli imbrogli. In questo volume però c'è un tentativo di infiltrazione criminale, assassini ed indagini di polizia. Tutto questo passa però, quasi in secondo piano rispetto al mondo fantasioso che si è inventato Vitali.