Dettagli Recensione

 
Nei mari estremi
 
Nei mari estremi 2016-04-15 14:30:55 siti
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
siti Opinione inserita da siti    15 Aprile, 2016
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

FRAGMENTA

“Vorrei dire questo: il suo stile, cioè il suo linguaggio, era simile al mio nella scrittura:concreto per le sensazioni, reticente sui fatti, segreto ma non ipocrita nei sentimenti.”
Lui è Innocenzo Monti, il marito, e lei ne parla con infinito rispetto e con grande senso estetico, gli occhi di una pittrice, nell’intimo una donna libera e selvaggia. La lettura di questi scritti sparpagliati, di questi appunti, di queste sensazioni fermate su carta restituisce un ritratto femminile che rimane impresso. Colpisce l’estrema indipendenza intellettuale dentro un matrimonio durato cinquantadue anni, fa riflettere la sua sincerità tagliente nel raffigurarsi anche nei tratti meno edificanti del carattere. Una sincerità che apprezzo moltissimo e trovo rara nelle persone, nella vita. Lo scritto vive di questa intima organicità che la struttura in brevi bozzetti divisi e insieme racchiusi in due parti intitolate “Quattro anni”(quelli del periodo precedente il matrimonio) e “Quattro mesi”( quelli della malattia che prepara al distacco finale) sembra voler negare.
Si tratta di riflessioni, pensieri rincorrenti, immagini che costellano l’universo pensato e siglano l’universo vissuto di Lalla Romano. Un paesaggio, un quadro, una lettura, una musica, un gesto, un modo di essere precisamente associati a un evento, a un’occasione, a una prova d’amore e di vita. Colpisce ancora l’ambivalenza del sentimento amoroso così efficacemente vissuto e rappresentato :la profonda conoscenza e accettazione dei pregi e dei limiti dell’essere amato (restituita qui secondo il punto di vista del marito; l’oggetto è dunque Lalla), la condivisione dell’esistenza, la consapevolezza dell’individualità fatta di egoismo e di incapacità riversati nel rapporto di coppia.
Tratti decadenti maggiormente presenti o da me avvertiti nella prima sezione e rara e fine poesia nella seconda dove il racconto di morte e amore, di malattia e vecchiaia, e con essa lo spettro della solitudine, possono portare alla commozione, rendendo partecipe il lettore del sentimento dell’esistenza pur nelle vicissitudini individuali .
Quando le pagine di uno scritto restituiscono in maniera così efficace l’universalità del sentire, del patire, del gioire umano, non posso che ritrovarmi d’accordo con chi annovera l’autrice nell’Olimpo delle grandi scrittrici oltreché delle grandi donne secondo una mia personale convinzione di cosa significhi esserlo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
200
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Ciao Laura.
La tua bella recensione è da me condivisa totalmente. Anch'io amo molto questa scrittrice dalla scrittura cosi essenziale e priva di leziosità.
Le difficoltà nell'approccio sta tutto nell'affrontare il primo libro; la lettura è agevolata per i successivi testi perché molti personaggi ritornano, essendo il mondo poetico di Lalla Romano di tipo autobiografico. I suoi libri sono come tasselli che compongono l'opera intera come un grande mosaico.
Ciao Emilio,
ho fatto bene a seguire il tuo consiglio su Lalla Romano, l'apprezzamento anche di Giulio a questo testo è stato un ulteriore rinforzo. Ora penso che affronterò quello che destò le ire del figlio, ho l'aspettativa di scoprire un ritratto a tutto tondo di donna anche perchè l'aspetto materno mi incuriosisce in un'intellettuale.Grazie per il commento.
Ciao Laura.
Penso tu alluda a "Le parole tra noi leggere". Personalmente non vi ho trovato la miglior Romano, nel senso che quasi tutti gli altri suoi libri mi sono piaciuti di più. Però per certi aspetti è interessante.
Spero di non distoglierti dalla lettura perché chi ama Lalla Romano troverà anche in questo testo parti molto belle. Quando è uscito, intorno al '68, pare sia stato un best sellers.
In risposta ad un precedente commento
siti
17 Aprile, 2016
Segnala questo commento ad un moderatore
Sì Emilio, non preoccuparti penso di leggerlo comunque.
Buona lettura!
Curioso di leggere la tua opinione in proposito.
5 risultati - visualizzati 1 - 5

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca