Dettagli Recensione
Un quaderno misterioso e un concorso di cucina
È un romanzo corale molto bello, che mi è piaciuto tanto come “Biscotti e sospetti”. È il quarto che leggo di Stefania Bertola e mi ha lasciato molto soddisfatta. Rispetto a “Biscotti e sospetti”, ho ritrovato l’ironia nello stile, l’ottima struttura narrativa che consiste nel seguire le vicende di più personaggi, la maestria nella loro caratterizzazione, oltre al linguaggio fluido e ricercato. Entrambi fanno parte della produzione centrale di questa scrittrice e si nota il miglioramento letterario rispetto ai primi romanzi. La storia ruota intorno alla pasticceria Delacroix di Torino e ai suoi dipendenti e a un concorso internazionale di cucina a cui il negozio parteciperà per risollevare le sue sorti e non essere venduto ad una grande catena. Le vicende professionali e sentimentali dei personaggi s’intrecciano creando una trama avvincente e molto piacevole da gustare, così come i dolci descritti nel libro. Ho provato simpatia per Emma, approdata alla pasticceria per passione dopo aver lasciato l’incarico di insegnante di Storia, ma soprattutto per l’eclettica Bianca, in cui mi sono ritrovata, perché ricca di interessi e avida lettrice di libri di vario genere: di queste giovani donne sui ventisei/ventisette anni si descrive l’aspirazione a trovare il proprio posto nel mondo del lavoro e il desiderio di far delle proprie passioni un mestiere, mentre in campo sentimentale sono ancora alla ricerca dell’uomo giusto. L’autrice mostra molta ironia nell’approccio ai personaggi di Elena, assillata dalla dieta e dai segni dell’età, Mario, che vive la sua vita come nei romanzi rosa di cui è accanito lettore, Pina e Vito, i genitori di Emma, lei maniaca delle pulizie e lui confinato spesso in giardino per non intaccare la casa linda. Lo consiglio vivamente e continuerò a leggere gli altri romanzi di quest’autrice.