Dettagli Recensione
Forse non tutti sanno che....
Ho ricevuto questo libro per regalo a Natale e come prevedibile l'ho letto in pochi giorni (o meglio, secondo l'abitudine ahimè, poche notti).
Il contenuto è godibile e boccaccesco, narra le vicende socio-sessuo-politiche di due adolescenti romani, alle prese con le prime manifestazioni, il '68, i primi dubbi, le prime scopate (sic), alternando in modo astuto il punto di vista di lui e di lei. Sebbene in modo diverso, entrambi i protagonisti si metteranno a nudo (non esclusivamente in senso letterale), scoprendosi a loro modo sensibili, attenti, e capaci di amare. Anche e nonostante gli eventi che li circondano implichino talvolta il chiudersi dentro il proprio carapace.
Un testo comunque lampante, allibisco pensandolo scritto nel 1976 da due giovanissimi autori, che pur ventenni dimostrarono una lungimiranza e maturità degna di esser ricordata.
Mi ha stupito il fatto che siano presenti nel testo pure delle bestemmie, senza alcuna censura. Davvero in anticipo sui tempi?
Sarei stato curioso di capitare su queste pagine una decina di anni fa, all'età dei protagonisti, probabilmente la sorpresa sarebbe stata autentica.
Una nota di curiosità, Marco Lombardo Radice ("Rocco") divenne un affermato medico psichiatra (proveniva da una nota famiglia romana), lavorò all'esterò e morì prematuramente d'infarto nel 1989. Proseguì anche la sua attività di scrittore, prevalentemente nell'ambito del saggio storico, continuando l'attività del padre.
Lidia Ravera ("Antonia"), vivente, si è dedicata alla stesura di diversi sceneggiati per la RAI, oltre che aver ottenuto la carica di Assessore alla cultura ed allo sport Regione Lazio.
La copertina celeberrima fu opera del futu-surrealista romano Pablo Echaurren, che ottenne un traino deciso grazie all'inaspettato successo del libro.
Consigliato? perchè no, un libro simpatico e comunque ben scritto in vista dell'estate, da commentare insieme alla fidanzata\o, o da regalare furbescamente a qualche cuginetto più giovane.
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Commenti
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si è stato ri-pubblicato come ebook e per inciso era in regalo nel rinnovo dell'abbonamento fastweb di quest'anno.
prevedo quindi anche una certa diffusione!
per altro come spesso accade una volta spente le ceneri della storia ritornano in auge anche i revisionismi, in questo senso questo testo lo posso vedere bene sul comodino di qualche intellettuale radical chic :)
"il primo montale"...ahah! al massimo qui si parla di "monta" in altro senso però!
è in linea con il tono scanzonatorio e dissacrante dell'opera!
il libro mi sembra sicuramente curioso, ma non ho capito una cosa: a te è piaciuto oppure no?
oh, non è che sto difendendo il testo, chemmefregaame, ma visto che siamo in un sito che tratta di recensioni letterarie, sarebbe bello non limitarsi a lanciare li un mero de gustibus, anche nel rispetto di chi ha speso tempo ad argomentare una recensione!
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Letto vari anni fa, pensavo non interessasse più a nessuno. Evidentemente il crollo della mentalità sessantottina ha risparmiato, per ora, qualche brandello delle sue rovine.
Charles, ovviamente nulla contro di te che l'hai riproposto! (Sono andato giù duro, ma spero si colga il senso provocatorio, che possa alimentare la discussione).