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IN MEMORIA DI UN'AMICA
“Penso che in tutti noi esiste una parte oscura, tenuta ben a bada
dall’educazione, dall’ambiente in cui viviamo, dall’intelligenza, ma che, per qualche motivo, a volte si scatena. Per alcuni il controllo su se stessi non viene più esercitato e lì succedono i disastri, le stragi, le guerre e le più orribili azioni. Questo siamo noi, la razza umana, accettiamolo, non c’è nessuna
forza demoniaca, che ci possa possedere e portare alla pazzia.
Subiamo un’attrazione irresistibile per il potere, per il denaro, per la zona nera
dai contorni indecisi. Siamo avidi di cose e sentimenti.”
“Noi miseri esseri umani così piccoli, presuntuosi e così superficiali, possiamo solo sperare
e pregare, noi, con le nostre pochezze, siamo facili prede per chi sa come tentarci.”
Questo è un libro in cui i sentimenti la fanno da padrone, un libro in cui Sandy mette
tutto l’amore che prova per la sua grande amica Anna; anche se diverse le loro anime
si sono trovate e la storia prende vita proprio da qui, da questa grande unione.
Leggendo la trama forse mi ero fatta un’idea diversa di ciò che stavo andando a leggere,
ovvero il solito ma emozionante thriller dato da una donna che era pronta ad investigare
per amore di Anna.
In realtà è molto di più, un libro è accurato e sicuramente più coinvolgente emotivamente , pagine che si dividono
tra il 1985 e il 2014, quindi tra il racconto di Anna e il racconto presente di Sandy, fogli
che parlano della morte, dell’egoismo di voler forse veder la persona che soffre
lottare per vivere, la rassegnazione per chi rimane ma anche la voglia di sapere, malinconia e tristezza per un’amica che non c’è più, ma che rimane nel cuore anche dopo tanto tempo.
All’inizio, forse, gli sbalzi temporali possono sembrare troppo disordinati, ma continuando nella lettura, subito dopo poche pagine, si scopre che tutto ha un senso e la storia ci invita a curiosare nella vita di Anna, scoprire che cosa è successo veramente quel giorno (ma si scoprirà veramente tutta la verità?)
e anche i capitoli molto corti hanno secondo me facilitato questa voglia di andare avanti nella
lettura pagina dopo pagina. (Il capitolo corto invoglia spesso a continuare anche se si è stanchi :-)).
Ho sottolineato molte frasi con la matita perché le ho trovate molto profonde, sentite e mi sono ritrovata molto simile al personaggio di Sandy, abbiamo molte cose in comune!
Ma la figura di Lui? Chi è veramente Seth, che cosa è successo in realtà tra Anna e questa figura
misteriosa? Cosa c’è realmente scritto nel diario segreto?
E che cosa avrà da nascondere la signora Clelia, donna che sembra conoscere molto bene
l’uomo, perché non vuole condividere con Sandy il suo sapere?
Crediamo di conoscere noi stessi, poi, un giorno, all’improvviso, conosciamo qualcuno che sà
come prenderci, che riesce in qualche modo a scombinare le nostre abitudini di vita, a farci fare
cose che mai e poi mai avremmo pensato di fare.
Ma in cosa poi andremo incontro? Facile dire la nostra e puntare il dito contro la gente
criticando le scelte e dire:” E va bhe..... “poteva dire no”...oppure....”uno se le cerca”....
Ma bisogna poi trovarsi nella situazione e capire il perché una persona si comporta in un certo modo.
E poi, se comunque te la cavi in un determinato momento scappando via, ecco che il male arriva di nuovo, s’insinua nella tua vita e questa volta ti porta via...per sempre.....
C’è sempre da lottare, giorno per giorno, sempre contro qualcosa che può essere reale, umano
o una malattia che piano piano ti mangia vivo.
E c’è sempre qualcuno che sta a guardare, che vede l’altro soffrire e sa di non poter più fare nulla.
Questo libro è in sintesi ciò che ho scritto, io l’ho voluto leggere in questo senso.
Anna e Sandy sono ognuno di noi, in loro possiamo trovarci qualcosa di noi e credo possiamo trarne
insegnamento.
“Anna se n’è andata, io continuo a immaginarla in viaggio,
da qualche parte nel mondo.”