Dettagli Recensione
Impercettibile come la seta.
Come tutti i racconti di Baricco, Seta è un racconto breve ma nello stesso tempo intenso ed enigmatico. Comprendere Baricco non è semplice, bisogna immedesimarsi nei suoi racconti e nei suoi personaggi. Solo così si è in grado di comprendere le sue storie. Siamo nell’Ottocento, periodo Romantico e come tale i protagonisti hanno anch’essi dei nomi romantici: Hervé ed Hélène. E’ ambientato in un paese romantico e tranquillo della Francia, Lavilledieu. Il protagonista, vive una vita semplice in questo paesino, vendendo e comprando bachi da seta. La sua vita continua nella normalità fin quando non deve recarsi in Giappone, per motivi economici, per salvare le filande ed i produttori di seta del paese. Così incomincia ad intraprendere lunghi viaggi, lontano dal suo paese, verso un luogo ignoto ed incerto. Non saprà cosa e chi troverà.
“E dove sarebbe, di preciso, questo Giappone? “
“Sempre dritto di là.”
“Fino alla fine del mondo.”
In quei tempi, il Giappone, luogo irreale e leggendario, non era un paese molto conosciuto, ed era molto difficile da raggiungere, era “ dall’altra parte del mondo”. Per Hervé il Giappone gli cambierà la vita. E’ proprio lì che il destino gli farà incontrare una ragazza, che gli sconvolgerà la sua esistenza. E proprio quando torna al suo paesino, che gli abitanti si rendono conto della sua diversità, c’e’ qualcosa in lui che è diverso, ma non sanno cosa, perche lui non è solito a raccontare i suoi viaggi.
Un giorno, racconta la sua verità, Baricco ce li descrive con delle frasi abbastanza toccanti, che racchiudono i suoi sentimenti più importanti.
“Non ho mai sentito nemmeno la sua voce.” (…)“E’ uno strano dolore.” “Morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai.”
Fu un amore platonico, un amore mai realizzato, un amore malinconico ma in realtà inesistente, un amore costituito da sguardi, ma che forse valgono più di mille parole… Dopo aver ricevuto un messaggio in codice proprio da questa ragazzina, che gli dice di ritornare; solo allora che lui, decide di tornare in Giappone. È andato alla ricerca di una donna sconosciuta, ma che gli affascina come la seta. E quando si rivedono, Baricco descrive questo amore platonico con due semplici frasi, descrive questi scambi di sguardi, in maniera intensa.
“ Per mille volte cercò gli occhi di lei, e per mille volte lei trovò i suoi. Era una specie di triste danza, segreta e impotente.”
Chi di noi , come Hervé, non e’ stato rapito da uno sguardo che ci ha fatto fantasticare nei pensieri??!
Ciò che è fondamentale nelle sue storie è il destino che circonda i personaggi, misto tra un velo di mistero e normalità. L‘uomo si può riconoscere in questa storia, il suo essere felice, avere una famiglia, ma nello stesso tempo desiderare di più, qualcosa di proibito che gli affascina. È forse proprio quando una persona ha tutto che decide di scappare, senza però comprendere quanto veramente vale ciò che si ha abbandonato. Si abbandona cercando qualcosa di meglio, senza sapere che quello che troverai potrebbe risultare solo privo di certezze, frivolo, insignificante ed indefinito. Il destino dell’uomo è desiderare il proibito, amare l’impossibile, andare alla ricerca di qualcosa ignota, misteriosa ma affascinante. Alla fine il protagonista farà una scoperta , che ci lascerà senza parole, comprenderà che in realtà non doveva andare tanto lontano per conoscere l’amore vero. Forse il protagonista doveva avere un “periodo di smarrimento” per comprendere che il vero amore era Hélèn. Hervé Joncour, capirà che è inutile seguire un amore vano, indefinito o meglio impercettibile come la seta, che ti sfugge via dalle mani, bensì capire chi è il suo amore vero, ma troppo tardi. E infine osservando il lago, egli vedeva l’inspiegabile spettacolo,lieve, che era la sua vita, e la seta rimane solo un ricordo lontano.