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Adesso
 
Adesso 2016-02-20 15:35:51 lapis
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
lapis Opinione inserita da lapis    20 Febbraio, 2016
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Rosso buffone

Adesso è un momento speciale in cui si condensano speranze e possibilità, un istante magico che un’infinità di anime ha vissuto, un’altra infinità sta sognando e un’altra ancora sta rifuggendo: è l’inafferrabile attimo in cui nasce un amore. Quello che Chiara Gamberale mette sotto i riflettori e viviseziona con il suo bisturi di parole non è però l’amore della giovinezza, pieno di aspettative e proiettato verso il futuro dalla forza propulsiva dell’ingenuità, ma un amore fragile, di uomini feriti e ammaccati, trincerati dietro i meccanismi di difesa che le delusioni passate hanno eretto, prigionieri ma anche protetti dalle proprie abitudini.

Chiara Gamberale scava nel mondo dei sentimenti e parla direttamente a una generazione di ragazzi cresciuti solo anagraficamente che si sentono fuori tempo massimo per l’innamoramento, ancora figli quando l’età li vorrebbe madri e padri, ancora alla ricerca di un terreno edificabile quando dovrebbero avere già costruito il proprio futuro sentimentale. Anzi, nemmeno più alla ricerca, ma ormai abituati a implodere i desideri più segreti in un regime di indifferenza alle emozioni, perché l’asettica impalcatura di alibi e schemi è in fondo una disperazione confortevole che non riserva sorprese. Ma proprio quando non ti chiedi nemmeno più se succederà qualcosa, in una giornata come tutte le altre che scorrono immancabilmente uguali a se stesse, ecco, quella cosa speciale, un giorno, succede proprio a te. Davvero? Quando? Adesso.

Il protagonista della storia è quindi il cuore, muscolo involontario, mollusco invertebrato, rosso buffone. Atrofizzato, morto, affetto da una malformazione congenita che lo rende incapace di ricevere ma forse, solo perché ricevere significherebbe anche dare. E aprirsi al rischio, al cambiamento. Ma come trovare allora la forza e il coraggio di mettersi in gioco? E’ una domanda commovente che parla al cuore di tutti noi e, infatti, risulta facile empatizzare con Pietro e Lidia (che abbiamo già conosciuto nel romanzo “Le luci nelle case degli altri”), sentirsi protagonista delle loro vite e riflettere così su un tema estremamente attuale quale la difficoltà di crescere, di amare davvero, di cambiare.

E’ un testo dallo stile non impegnativo, alleggerito anche dalla scelta di affidare parte della narrazione a forme briose come mail, sms, addirittura un curriculum sentimentale, e di vivacizzarla con curiosi e divertenti coprotagonisti, le cui vicende si intrecciano e si sfiorano, alternandosi alla storia principale. Ma attenzione, non è un romanzo d’amore quanto più un romanzo sull’amore. Le vicende sono poche se confrontate alle pagine dedicate a dissezionare il cuore con “accanimento sentimentale”, ad analizzare le dinamiche e le alchimie umane, a voler ostinatamente dare un nome a tutte le emozioni e le insicurezze che ci rendono così complessi. Una tendenza molto femminile che, in tutta onestà, produce anche una certa stanchezza di lettura.

Una piccola nota. Per chi avesse, come me, adorato il personaggio di Mandorla nel romanzo “Le luci nelle case degli altri”, imperdibile scoprire, a pagina 125, che fine ha fatto diversi anni dopo!

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Commenti

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Chiara Gamberale non sempre mi piace, ma questa idea di sviluppare una storia da personaggi già presenti altrove mi incuriosisce molto. Ora non potrò resistere senza sapere che fine ha fatto Mandorla!
Complimenti per il tuo commento, mi è piaciuto tantissimo!
In risposta ad un precedente commento
lapis
20 Febbraio, 2016
Ultimo aggiornamento:
21 Febbraio, 2016
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Grazie mille, Domitilla! Sono perfettamente d'accordo con te sia sulla Gamberale, non sempre convincente, sia sull'idea di accompagnare i personaggi per diversi romanzi. Tra l'altro ho appena scoperto che Lidia era presente già nel primo libro "La zona cieca", non lo sapevo.
Grazie ancora per il tuo commento :)
siti
21 Febbraio, 2016
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La tua recensione è impeccabile, il romanzo non so... intravista ieri in tv mi ha suscitato un'impressione di superficialità modaiola che mi ha intristita davvero.
In risposta ad un precedente commento
lapis
21 Febbraio, 2016
Ultimo aggiornamento:
22 Febbraio, 2016
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Grazie mille, Laura! In effetti ho anch'io qualche perplessità (per questo il voto). In particolare questa tendenza a voler spiegare e analizzare le emozioni, non so, forse sarebbe bastato lasciarle affiorare dalle parole...
In risposta ad un precedente commento

01 Aprile, 2016
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Condivido pienamente la tua impressione. Ho terminato il libro ieri sera e l'ho trovato scontato e banale, anche se un libro sull'amore mi suscita sempre un intrigante interesse, smorzato tuttavia dalla eccessiva semplicità con cui questo tema viene trattato. Un vero peccato perché rimane solo una storiella leggera senza la profondità che meriterebbe.

20 Agosto, 2016
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Ho acquistato questo libro dopo aver partecipato ad un incontro con Chiara Gamberale e Gramellini presso la libreria Nutrimenti della mia isola, Procida. Il modo di porsi della Gamberale non mi è molto piaciuto però mi ha incuriosito il consenso dei lettori presenti e il fatto che alcuni, addirittura, hanno detto di essere stati aiutati dalla lettura di questo libro da un punto di vista psicologico. Cosi l'ho comprato e l'ho letto. Risultato? Deludente. Contenuto scontato, banale; stile noioso tanto da saltare alcuni pezzi pur di arrivare prima alla fine. Stesso parere di mia figlia diciasettenne che l'ha letto prima di me. Una vera delusione e sicuramente non lo consiglierei, tanto scalpore e tante vendite per una qualità cosi bassa? mah! Un saluto. Antonella Cafasso.
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