Dettagli Recensione
Pietro e le sue avventure
Un libro di 400 e passa pagine che si legge tutto d'un fiato, cosa che mi succede raramente e quindi ennesima dimostrazione della capacità scrittoria da parte di Veronesi, vincitore dello Strega 2006, che ritorna con lo stesso protagonista di allora, Pietro Paladini. Se nel libro "Caos Calmo" Paladini è fermo su una panchina a rimuginare sulle sue vicende familiari, in questo romanzo all'opposto è talmente frenetico il protagonista che non solo riesce a narrare di disavventure incredibili accadutegli nell'arco di una sola giornata(gli ritirano la patente, perde il telefonino, la guardia di finanza gli perquisisce l’ufficio, la figlia diciottenne scappa di casa, litiga con fidanzata e perde il lavoro etc) allo stesso tempo a livello cerebrale e di pensiero è capace di affrontare tematiche sia personali che sociali delle più svariate(la perdita dell’innocenza, la rimozione della morte e del dolore, il rapporto padri-figli e figli che diventano padri, la conoscenza di sé etc).Concludo estrapolando un passaggio in cui Pietro rimugina su un episodio accaduto al figlio piccolo della sua nuova compagna, scampato a un incidente stradale durante una gita:
""Il punto, per me , rimane il sollievo provato nel momento sbagliato, e cioè non quando il dottore mi ha riconsegnato Kevin sano e salvo bensì un'ora prima, quando ero ancora in macchina e tutto lasciava presagire che una tragedia potesse averlo inghiottito e mi sono sentito così fortunato al pensiero che non fosse figlio mio. Un piccolo orrendo segreto che mi accompagna per ricordarmi quanto esagerato e violento possa diventare l'amore per i propri figli -senza che questo serva a generare più felicità quando le cose vanno bene, mentre semina una quantità assolutamente spropositata di dolore quando le cose vanno male"".. Molto intenso e scorrevole, bravo Veronesi