Dettagli Recensione
Rinascita.
Emilia, non aveva più di sette anni quando faceva ingresso saltellando nell’atrio della grande palazzina dei nonni, luogo dove abitava con mamma Anna e papà Salvatore Cusano. La sua era una vita scandita forse da poche, ma sicuramente incommensurabili, certezze, e mai, si sarebbe aspettata che nel giro di pochi anni quella quotidianità a cui era abituata sarebbe venuta meno per finire con l’essere dissestata da spiacevoli avvenimenti e giorni bui.
Emilia adesso è adulta, ma non può dimenticare. Quel corpo, quelle ferite, quel sopruso, quella amica, Giulia, a cui si è sentita sempre vicina e a cui pian piano è stata sottratta la felicità, il rispetto, l’umanità. E come non può obliare a quegli eventi, non può altresì eludere i ricordi di quella madre a cui ha tanto voluto bene e che tanto ha accudito, supportato, donato il suo amore. Eppure sa, che è giunta l’ora, non può fare altrimenti. Il suo percorso di rinascita, ha avuto inizio.
Complice di una notte di insonnia, “Il viaggio di Emilia” è una perla di rara dolcezza in quella che è una realtà di sconfitta, di amarezza, di giorni che si susseguono gli uni agli altri con l’unico obiettivo di non mollare, di andare avanti, ricordando e mai dimenticando, respirando quella che è stata la nostra vita, la nostra anima.
Nelle sue 85 pagine, il percorso di Emilia si rivela essere il nostro. Le siamo accanto, la sosteniamo, soffriamo con lei, ci rivediamo nella sua persona riscoprendoci tanto in questa quanto in Giulia. Un romanzo che da un cammino porta ad abbracciarne due, quello dell’esistenza della protagonista e quello della compagna di giochi di sempre. Due rette parallele che sfidano le leggi della matematica finendo con l’incontrarsi, l’intersecarsi, l’unificarsi.
Un romanzo come pochi, descritto con quella sensibilità unica all’autrice e propria di chi negli anni ha assaporato attimi di vittoria, periodi di sconfitta, gioie ma anche tanti dolori. Un testo che non si può abbandonare una volta iniziato, uno scritto che sin dalla sua prima pagina cattura chi legge che fino alla sua conclusione non può fare a meno di andare avanti, non per conoscere del suo epilogo ma per farne parte, perché lo scorrere delle parole non rappresenta solo il tragitto di Emilia, ma anche il nostro. La sua rinascita finisce col combaciare con la nostra.
E’ un inno ad andare avanti, a vivere la vita accentandola per come viene, ma senza arrendersi alle difficoltà. E’ un elaborato che dona energia, carica, voglia di fare. Uno scritto che invita il lettore a provare, a superare quegli ostacoli che tanto sembrano insormontabili, quelle avversità che talvolta fanno cadere l’uomo nella depressione, nella abnegazione, nella convinzione che soluzione non vi sia per raggiungere quella tanto agognata felicità.
Ed Emilia, passo dopo passo, rivive il suo passato, ci fa i conti, ma riscopre anche il suo presente consapevole di quel che è stato e pronta ad abbracciare il suo futuro perché il piacere è dietro l’angolo, ed è ora pronta a viverlo, la gioia è arrivata in una giornata qualunque ed ha premiato la sua tenacia, la sua soavità.
Intenso, da leggersi tutto d’un fiato per farsi sconvolgere, mettere in discussione e, di poi, rinnovarsi, crescere, mettersi alla prova.
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