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Il grande uomo e la moglie baffuta
Valentino è una raccolta di racconti, tre: Valentino, la madre e sagittario. Quest'ultimo l' avevo già letto separatamente non avendo visto che era incluso in questo libro.
Valentino è il racconto più bello della raccolta, bello per come è descritto questo ragazzo, il fratello dell'io narrante Caterina. Valentino è un narciso, innamorato di sè e cieco al resto del mondo incurante e inconsapevole dei sacrifici che tutta la famiglia fa perchè lui abbia la vita facile e la strada spianata. Il ragazzo è pigro, vanesio, perdigiorno e mentre le sorelle si fanno in quattro per mantenerlo e tirare avanti la baracca, lui se ne frega e nemmeno studia. All'inizio del racconto troviamo Valentino innamorato di Maddalena e soprattutto della vita comoda che lei può garantirgli e in procinto di sposarla. Maddalena, brutta e baffuta, è disprezzata da tutta la famiglia, ma si rivela una persona di cuore molto superiore al marito, bamboccio viziato e senza spina dorsale.
Il racconto è tenero, dolce, bello per come sono descritti i rapporti tra le persone, e in particolare l'amicizia e il matrimonio poi andato a monte tra Caterina e Kit. Sembrano affetti infantili e innocenti non contaminati dalle miserie del mondo che nonostante tutti gli avvenimenti conservano la loro purezza e innocenza.
Bella anche la sfaccettatura di sentimenti che le sorelle nutrono per il grande uomo: affetto, tenerezza, senso di protezione, invidia, gelosia, senso di ingiustizia e di rivalsa. Ma tra tutti prevale la dolcezza e la tenerezza. Malinconico il racconto successivo La madre, in cui i figli vedono sbiadire nella memoria la figura della loro madre morta suicida che non li ha mai molto amati. Sagittario mi è piaciuto meno degli altri due racconti anche se devo ammettere che l'ironia tenera della Ginzburg mi sta lentamente conquistando.
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Ciao
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