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UN MANUALE PER FUTURI GENITORI
"Per una coppia felice nulla è più pericoloso di un figlio.
Un figlio non è un collante, ma un detonatore che può scaraventare lontani, ai lati opposti di una stanza.
Bisogna voler sapere stare insieme con tutte le proprie forze, essere disposti a lottare per ritrovare una vicinanza, per poter allungare una mano e trovare ancora l'altro.
Senza volontà, senza desiderio di stare insieme, i figli possono essere un'ottima scusa per andarsene".
Comincia così il libro di Fabio Volo "E' tutta vita".
Volo non è il mio scrittore preferito, adoro leggere romanzi d'avventura e fantasy, o anche quando leggo libri di questo genere certo è che mi rendo conto che non è uno scrittore che mi fa impazzire. Il suo stile è abbastanza sempliciotto e volgare, ma mi attrae l'idea di un libro appunto veloce da leggere (ogni tanto ci vuole) e un libro che sappia parlare della realtà in modo semplice e crudo.
Questo libro è certo più volgare di quello scritto prima, meno coinvolgente, ma non per questo meno interessante. Narra le vicende di due giovani innamorati,Nicola e Sofia, che decidono di avere un figlio. Ma ecco che, quando finalmente lei rimane in cinta e Leo viene al mondo, nascono i problemi che credo tutti i genitori abbiano avuto. Far crescere un figlio, sebbene io non sono mamma, credo sia davvero il lavoro più difficile e stressante di questo mondo ed è facile allontanarsi per una coppia. La stanchezza, il fatto di non dormire e di non poter più fare la vita di prima può mettere agitazione, ansia, far paura e agitare i cuori di due innamorati.
Ma come ha scritto fin dall'inizio Volo bisogna saper essere saldi, ricordarsi il perchè si sta insieme e bisogna aiutarsi l'un l'altro. In fondo un bambino è nient'altro che il frutto dell'amore e pensare che per lui mamma e papà devono stare uniti anche per il suo bene. Nel caso della coppia di Nicola e di Sofia non ci sono veri problemi nella coppia, non ci sono le fondamenta per cui si debbano lasciare.
Ma la stanchezza la fa da padrone e s'insinua in loro il pensier oe la vogliadi poter ritornare ad essere come una volta. Ma il tempo passa, le cose cambiano, bisogna farsene una ragione e trovare comunque una via di mezzo. Basta un sorriso, una dolce parola ogni tanto, una carezza, un abbraccio e sapersi capire e tutto può risultare più semplice e meno pesante. Ognuno può almeno provare a trovare la forza dentro di se per continuare, sia fisicamente che psicologicamente.
Chi ha detto che chi è genitore non può comunque stare insieme e divertirsi?
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