Dettagli Recensione
Mila come Santa Rita
Un breve romanzo questo, ma che mi ha colpito per la voglia dell'autrice di trasmettere, a mio avviso, due necessità, e cioé: la voglia di trascendenza e la tenacia di voler a tutti i costi raggiungere i propri obiettivi. Il titolo del libro si rifà alla figura di santa Rita, che proprio così era chiamata, e la protagonista del testo è Mila che per il suo vissuto somiglia molto a Rita. Mila è una donna che vive a Milano, ha un buon lavoro, una normale famiglia, ma sotto cova un'infelicità latente che la sconquassa e la porta a stravolgere tutto. Il romanzo prosegue con le descrizioni di Mila, soprattutto comportamentali e l'attaccamento di quest'ultima verso i deboli e gli infelici, il destino porterà Mila ad essere ricoverata in una clinica dove inconterà AnnaMaria un'insegnante che la riavvicinerà alla fede perduta. Molto particolare, concludo estrapolando un passaggio che mi ha colpito dove si parla di Milano:
"Ho sempre pensato che a Milano sto bene, che è un posto da combattenti, da apolidi, una legione straniera. Che non saprei dove altro vivere. Ho fatto tutto qui: università, figli, matrimonio, lavoro. Milano mi somiglia. Parla poco, non ha tempo, sembra che non si affezioni a nessuno, ma non è così. Milano è come me, va di fretta e cerca di fare tutto meglio che può, nonostante se stessa."