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Ti prendo e ti porto via
 
Ti prendo e ti porto via 2016-01-08 16:13:21 Mian88
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3.0
Stile 
 
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    08 Gennaio, 2016
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Incontri, scontri, la vita che passa...

Pietro e Gloria sono l’uno l’esatto opposto dell’altra. Compagni di classe in un paesino italiano dal nome Ischiano Scalo, il giovane è timido, impacciato e riservato, la ragazza raggiante, bella e impavida.
A questi si affianca Graziano che dopo anni di lontananza torna al paese natale, il medesimo dei suddetti. Si avvicina pian piano a Flora, insegnante degli adolescenti e fortemente provata dalla sua condizione, per anni ha infatti sacrificato la sua vita in funzione della madre malata, le ha prestato tutte le attenzioni e cure possibili trascurando però così la sua evoluzione, la sfera affettiva, tutto quel che una ragazza nel fiore degli anni aveva da offrire al mondo.
Come proprio di Ammaniti le tematiche trattate sono molteplici e spaziano tra quelle più care all’autore in ciascuna delle sue opere a quelle meno “gettonate”, sicuramente però in questo elaborato il sentimento predominante è quello dell’amore, un’emozione vissuta in modo diverso da ciascuna delle due coppie protagoniste. Se infatti per Gloria è Pietro è un qualcosa di sottile, di indefinito, capace di far sognare ed esistente sulla falsa riga del confine con l’amicizia, per Graziano e Flora è un qualcosa da vivere con attenzione, con precauzione in virtù di un passato che non lascia, di ferite non rimarginate, di esistenze troppo diverse ed inconciliabili.
Stilisticamente parlando il testo è caratterizzato da un linguaggio rude che nulla risparmia a chi legge e dove le voci narranti si alternano così come la forma utilizzata per comunicare, esprimere, esternare. Si passa dall’esposizione adolescenziale di Pietro a quella più adulta di Graziano tra un intreccio e l’altro di storie parallele che talvolta sono fuorvianti, superflue, eccessive. Questo in parte rallenta lo scorrimento del romanzo, elaborato che riaccellera nuovamente sul finale quando i due protagonisti maschili si incontrano e scontrano con un epilogo forse inaspettato, forse eccessivo, forse semplicemente inevitabile.
Tra tutte le pubblicazioni dello scrittore devo riconoscere che “Ti prendo e ti porto via” non è stata quella che maggiormente mi ha convinta. Indubbio ne è il valore, ma pagina dopo pagina, un senso di deja-vu ha albeggiato costantemente nella mia mente (e considerate che al tempo avevo letto si e no un paio di libri di questo), tanto che a tutt’oggi che sono passati quasi dieci anni dalla prima lettura, ne ho ancora vivo il sentore.

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Commenti

7 risultati - visualizzati 1 - 7
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Bel commento, Maria. Avrei intenzione di leggerlo, anche perchè Anna mi ha alquanto deluso....Ma vedo che tu non lo hai valutato al top....
In risposta ad un precedente commento
Mian88
09 Gennaio, 2016
Ultimo aggiornamento:
09 Gennaio, 2016
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Ciao Annamaria, onestamente non è il romanzo di Ammaniti che più ho amato (il mio preferito in assoluto è "come dio comanda" che però è abbastanza duro sia come contenuto che come lingua ), ma considera anche che probabilmente l'ho letto in un momento e ad un'età sbagliati. Senza contare che avevo già letto altri suoi romanzi e in parte la struttura mi sembrava la medesima.
Dipende, quanto e cosa hai letto di lui? Considera che per molti è la sua opera migliore... Se vuoi te lo mando così valuti se è per te o meno. :-)
*linguaggio. Non so perché mi ha tagliato la parola
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Mario Inisi
09 Gennaio, 2016
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Io ho trovato molto duro anche Come Dio comanda e quasi preferisco questo. Di questo non mi è piaciuta la conclusione. Io non ho paura però è il mio preferito.
Credo che sia il suo romanzo più commerciale, molto sopra le righe come piace al "grande pubblico", ma il capolavoro di Ammaniti per me resta "Io non ho paura".
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Mian88
16 Gennaio, 2016
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Sinceramente di questo la cosa che ho meno gradito è proprio il finale che mi ha lasciato insoddisfatta nonché perplessa. "Come dio comanda" è un romanzo forte e non è facile entrare dentro la trama ed il linguaggio, dal punto di vista dell'intreccio narrativo nulla posso eccepire. È costruito veramente bene.
Ho amato anche "io non ho paura" ma in modo diverso, forse perché divenuto come "ti prendo e ti porto via" troppo commerciale.. E pensare che "io non ho paura" è il primo Romanzo di Ammaniti che ho letto..
In risposta ad un precedente commento
Mian88
16 Gennaio, 2016
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Diverse opinioni Cristina per questo romanzo , salvo che per l'opera preferita io mi rivedo interamente nelle tue parole
7 risultati - visualizzati 1 - 7

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