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Il tempo migliore della nostra vita
 
Il tempo migliore della nostra vita 2016-01-05 18:36:43 ferrucciodemagistris
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
ferrucciodemagistris Opinione inserita da ferrucciodemagistris    05 Gennaio, 2016
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Morire per le proprie idee

“ Leone Ginzburg…chi era costui?” sì, è stata proprio questa la mia prima domanda nel momento in cui mi accingevo a leggere questo romanzo, ricordando la simile e famosa frase di manzoniana memoria riguardante il ben noto personaggio di don Abbondio. Devo dire che sono un appassionato di storia ma questo non fa di me uno storico che approfondisce le innumerevoli vicissitudini del percorso umano.

Infatti, la figura di Leone Ginzburg era (scrivo così poiché adesso non lo è più) per il sottoscritto una mera meteora apparsa durante la lettura e lo studio del ventennio fascista; ben altri protagonisti e accadimenti hanno attirato la mia attenzione in quello che fu il prologo della successiva disfatta e tragedia riguardante la terribile e crudele seconda guerra mondiale.

Antonio Scurati, in questo suo libro-saggio storico, evidenzia la vita di uno dei principali “attori” della cultura italiana a cavallo degli anni trenta che insieme con altri intellettuali coevi quali Cesare Pavese e Giulio Einaudi, fondò nel 1933 una delle più famose e brillanti casa editrice tuttora ai primi posti nell’editoria italiana e internazionale; ebreo nato a Odessa, Leone Ginzburg fu, inoltre, uno dei pochi docenti universitari che nel 1934, all’età di 25 anni, rifiutò di prestare giuramento al regime fascista ben consapevole che tale decisione sarebbe stata causa di tante sofferenze e abusi fino al tragico epilogo della sua morte avvenuta nel carcere di Regina Coeli nel febbraio 1944.

L’autore Antonio Scurati ben delinea l’esperienza e le molteplici attività antifasciste del protagonista le cui vicende si intrecciano con le vite di altre famiglie, meno conosciute, ma che hanno un’intensa storia che sono tasselli facenti parte di quello sconfinato puzzle inerente al periodo compreso tra l’inizio degli anni venti e la fine degli anni quaranta.

Un libro la cui trama è paragonabile a un percorso storico che induce il lettore ad approfondire diversi fatti non sufficientemente descritti nei libri di storia.

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Consigliato a chi ha letto...
romanzi-saggi sul ventennio fascista e sulla seconda guerra mondiale.
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Commenti

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sicuramente un buon libro e non banale...
hai ragione Ferruccio, talvolta certi nomi passano come meteore nei nostri ricordi e fermarsi ad approfondire non può altro che arricchirci
Grazie Silvia; sì, la storia studiata sui libri tralascia, a volte, personaggi che meriterebbero un maggior respiro. Ciao.
Ferruccio
Ci tanti stati partigiani ancor meno noti di Leone Ginzburg, tipo Emanuele Artom, le cui memorie meritano sicuramente una lettura.
Grazie Cristina; interessante la tua citazione. Ciao.
Ferruccio
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
07 Gennaio, 2016
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Grazie a te, ciao :-)
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