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Una suora dal passato misterioso
Il microcosmo bellanese torna a rivivere in questa storia degli anni ’70, sotto la inesauribile regia di Andrea Vitali, medico e scrittore. Inizia con un breve viaggio in taxi di una anziana sconosciuta che, giunta a Bellano in ferrovia, si fa trasportare al cimitero locale, ove giunge morta stecchita. Partono da qui affannose ricerche che movimentano il quieto tran tran del paese, mobilitando carabinieri, prevosto, frequentatori del bar, l’unico tassista del posto, personaggio di spicco di tutta la vicenda, che coinvolgerà anche il locale ospedale ove una suora (la suora “storta”) costituirà il bandolo dell’intricata matassa….. Tutta la vicenda è infatti intricata, suddivisa in numerosi brevi capitoli, che si richiamano l’un l’altro in un susseguirsi di piccoli colpi di scena che mettono in luce colpe inconfessabili e antichi ricatti, addolciti dalla sottile vena ironica dello scrittore e da momenti di nostalgica commozione. C’è a mio parere in questo romanzo qualche segno di stanchezza : i personaggi ed i luoghi di Bellano hanno un che di prevedibile, una ripetitività che, a lungo andare, potrebbe incrinare la vena di uno scrittore pur abile e pieno di fantasia qual è Vitali. Le situazioni sono a volte un po’ stantie, meno ravvivate del solito da quelle efficaci espressioni dialettali che deliziavano gli abituali lettori. E poi : perché non fare un balzo in avanti? Raccontando storie dei nostri tempi, dei tempi d’oggi intendo, ci sarebbe da sguazzare in un’attualità che supera spesso la fantasia, tra ospedalieri indagati, mafiosi al confino, politicanti e faccendieri, piccole e grandi beghe che allietano (si fa per dire !) la monotona vita dei nostri paesoni. Tornando all’amena storia della suora storta, la si legge comunque in modo spensierato, divertendosi e magari rimpiangendo un passato privo degli affanni e di certe paure dei tempi d’oggi. Da leggere, per sorridere e rilassarsi.