Dettagli Recensione
La potenza della natura
Leggere questo libro è come tirare un freno a mano nella vita. Perché ti costringe a rallentare, a pensare, ad immaginare, a chiudere gli occhi e ad immergerti nella natura, perché da ogni pagina emerge la potenza della natura. Il libro è estremamente evocativo e ci racconta mille sfumature della montagna, l’eco, il vento, i ruscelli, i tronchi, i tarli, le malghe, le spelonche e le caverne, i sentieri. Prepotente emerge il silenzio. Sottilmente emerge la solitudine e quella che l’autore chiama malinchetudine. Garbatamente emerge la rabbia per fatti che in modo ricorrente sono trattati nei suoi libri. Lo stile è spettacolare. E’ difficile che un libro senza trama e senza finale riesca a tenere incollato così tanto e questo succede per quanto bene è scritto e per le emozioni che suscita, anche perché è un libro autobiografico e te ne accorgi dai sentimenti che ti si sbriciolano tra le dita intanto che sfogli le pagine. Tra un paesaggio e l’altro, tra un aneddoto ed un ricordo scivolano l’incanto dell’infanzia ed il disincanto della vita e non puoi non pensare alla tua. Con l’augurio che, così come la terra ricresce, guarendo le ferite, anche l’anima dell’autore e la tua ritrovino la serenità.
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