Dettagli Recensione
Top 100 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
LA VIRTU' DEGLI ASINI
Il primo dubbio che ti viene leggendo il libro di Trevi è se ad abitare i romanzi contemporanei ci siano ancora gli individui o se piuttosto la realtà di oggi, cosi metamorfica, cosi labile negli sconfinamenti continui nel virtuale, abbia finito per scarnficare totalmente le personalità e per ridurle a maschere, a simboli, tutti afferrabili in una sola definizione. “Il popolo di legno” racconta in effetti di un certo Topo, che aiutato da un amico/ innamorato devoto, chiamato Il Delinquente, i cui parenti, detti gli Zii, hanno legami con l’’ndrangheta, comincia a trasmettere da una radio un programma in cui si esibisce in una serie di monologhi in cui rilegge a modo suo il Pinocchio di Collodi. La sua voce, trascritta in grassetto, in realtà fornisce la chiave di lettura del romanzo: scuola, società, giornali politica hanno trasformato i calabresi da burattini di legno in bambini normali, privandoli della fantasia e di uno spirito libero, esattamente come avviene a Pinocchio. E ciò che vale per i calabresi vale per tutti noi: si può conservare l’autenticità dell’anima e sottrarsi all’omologazione imperante solo se si non ci si spoglia della scorza dura del legno. Trevi affida il messaggio disperato a personaggi dall’identità fluida, la cui visione della vita è un misto di cinismo e disperazione. La presunzione del filosofo intellettuale del resto è un' arma spuntata contro un destino inafferrabile, ove il tempo “ scorre e si dilegua, indifferente a se stesso prima ancora che ai miliardi di anime in pena che si trascina”. Se così è, gli asini vedono lontano.
Indicazioni utili
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Il tuo commento è bello; di Trevi ho sentito parlare, ma mi resta il dubbio se sia uno scrittore che meriti veramente di essere letto oppure no. Che cosa ne pensi? Presumo comunque sia meglio non iniziare con questo libro...