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Genitori e figli
Questo libro parla della storia di una famiglia e della storia d'Italia degli ultimi quarantanni. Un progetto ambizioso, ma pienamente centrato dall'autore.
Teo, l'io narrante del libro, sta tornando a casa quando viene raggiunto dalla telefonata preoccupata dei genitori. Il fratello magggiore Max è scomparso con i figli. In realtà più che scomparso non ha risposto al telefono ma tanto basta a preoccupare la famiglia.
Durante il viaggio da Bologna verso le montagne trentine alla ricerca di fratello e nipoti Teo ci racconta una serie di aneddoti della famiglia Lombardi. Si tratta delle tipica storia di due giovani del ceto medio alto anni '70. Laureati, con un buon posto di lavoro danno ai figli il meglio in termini di istruzione, abiti, viaggi. La famiglia è costituita da due maschi nati a distanza di due anni e più tardi da una bambina.
Intervallando aggiornamenti sul viaggio a racconti di vita familiare Brizzi ci fa capire poco alla volta le ragioni per cui l'assenza di Max preoccupi tanto il resto del suo clan. L'abilità dell'autore riesce a far salire poco a poco la tensione, fino a raggiungere il culmine all'arrivo in montagna. Lì sapremo che cosa ne è stato dei tre.
Dicevo, questo libro ci racconta anche la storia d'Italia. In realtà quella dei fatti di cronaca è solo accennata. Tangentopoli, le stragi di mafia, i terremoti politici ed i social sono solo un mezzo per spiegarci l'effetto che hanno avuto sui Lombardi.
Vengono invece approfondite le dinamche familiari, che però sono qualcosa di comune ad un'intera generazione.
Brizzi ci parla di giovani degli anni '70 che partendo da poco hanno raggiunto molto più di quanto avevano i loro genitori. Una carriera di successo, figli belli e sani ai quali hanno dato istruzione salute e perchè no anche la spintarella. Convinti di averli messi nella migliore delle condizoni possibili hanno aspettato di vederli decollare in orbita. Con loro sgomento invce li hanno visti annaspare cercando di non affogare e si sono disperati vedendoli sciupare la vita.
Dall'altro lato invece i figli di genitori con un posto fisso, la casa di proprietà e la prospettiva di una buona pensione li vedono come dinosauri/extraterrestri. Orfani del boom economico ormai sgonfiatosi, fiaccati dal precariato e da rate impossibili del mutuo hanno perso anche la voglia di vivere. Alcuni come i Lombardi si rifugiano nelle droghe per consolidare imprese sportive o portare a termine notti brave. Altri rifiutano di crescere e rifuggono l'idea di avere figli. Salvo poi capire che genitori e figli sono gli unici legami veramente importanti.
L'altro tema trattato sono i rapporti tra fratelli. I maggiori sono visti dapprima cone eroi per poi diventare avversari da battere. I minori passano da cuccioli da proteggere a bestiole da nascondere agli amici. Salvo poi col crescere diventare qualcuno di solido su cui appoggiarsi indipendentemente dall'età.
Bel libro, un pò lungo ma pieno di aneddoti simpatici e pagine profonde che in parte condivido.
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