Dettagli Recensione

 
Ti spiego
 
Ti spiego 2015-11-17 08:22:24 Natalizia Dagostino
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Natalizia Dagostino Opinione inserita da Natalizia Dagostino    17 Novembre, 2015
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Scrivere lettere

Carta e busta pregiate, francobollo, cassetta, postino: nata alla fine del secolo scorso, ho avuto il privilegio di scrivere e attendere lettere.

Ti spiego: Romana Petri, scrittrice di parole chiare, nude ed essenziali, compone in un romanzo l’epistolario di Cristiana, sessantenne felice e madre di due figli.

Dopo quindici anni dal divorzio, riceve una lettera da Mario - in profonda crisi e in tormentato ripensamento - ma, stavolta, Cristiana, non prova a salvarlo. Semmai decide di avviare, attraverso i fogli di carta coperti di scrittura, un percorso di consapevolezza, riemergendo da una vita che sembrava rovinata, come il pugile statunitense, James Braddock, Cinderella man.

In fondo, la lettera è la misura del riconoscimento di sé e dell’altra persona ed è una formula di comunicazione pensata, critica. È una carezza positiva che riconosce l’importanza di sé e dell’altro assieme.

Sono convinta che per orientarsi alla coscienza – cum scire, sapere insieme - serva scambiarsi pensieri scritti. Non sempre alle lettere si risponde, bisogna ascoltare e rileggerle, e capire le proprie ragioni e le ragioni dell’altro. Se si ha fretta di rispondere, ci si distrae dal sentire e dal conoscere e si ricade nel dualismo obsoleto che isola chi ha ragione da chi, necessariamente, deve aver torto.

Le lettere sono sempre severe. Sono la dichiarazione scritta del cinquanta per cento di responsabilità propria e dell’altro, esse delimitano il territorio dell’autonomia. Apprendere a scrivere lettere è un esercizio di libertà.

Da Fernando Pessoa a Roberto Vecchioni a Romana Petri: ché la disciplina del vergare sia con noi.

“Per tutta la vita ho cercato di pensare attraverso gli occhi. Pensare dentro quello che vedevo fuori, guardarmi intorno e fare i conti con quello che c’era.”p.111

“Eravamo giovani. E’ triste ma è così…. Ricordo che guardandomi allo specchio dissi ad alta voce: .”p.19

“La felicità non è un eccitante, è tutto il contrario, ecco perché ti sembra che non possa esistere. Perché la felicità è il molto che riempie, il compimento di ogni desiderio realizzabile, non il troppo che deborda.”p.77
?

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca