Dettagli Recensione
Premio Campiello 2015
“L’ultimo arrivato” di Marco Balzano è Ninetto (“Prima di chiamarmi pelleossa, mi chiamavano strillone”), che racconta la sua storia di immigrato a Milano.
Cresciuto nella povertà (“Eravamo sempre sporchi di strada”) e nel disagio familiare (“Mamma mia stava ogni giorno più stordita”), Ninetto adora Vincenzo, il suo insegnante delle scuole elementari, che gli comunica l’amore per la poesia grazie a Pascoli e l’interesse per l’ideologia grazie a Rousseau.
Senza che lui ne comprenda appieno le ragioni, il padre affida Ninetto a un compaesano, che lo conduce nella Milano del miracolo economico (“Quando la miseria ti sembra un cavallone che ti vuole ingoiare è meglio che fai fagotto e te ne parti, punto e basta”), ove il bimbo intraprende diverse attività lavorative (“Ormai sei grande, tieni tredici anni compiuti!... una frase che se la dici oggi chiamano il Telefono Azzurro”).
Un matrimonio d’amore sarà l’occasione per ritornare provvisoriamente al paesello (“Il viaggio lungo, mio padre trasandato, il matrimonio come due ladri, mamma mia abbandonata…”), ma la vita attende il giovane a Milano.
Poi Ninetto, per gelosia, commette una sciocchezza imperdonabile (“Poi non ho più pianto fino a quando sono entrato in carcere”)…
Il romanzo è commovente (“Il dolore tiene insieme più di ogni altra cosa”) sia perché attraversa efficacemente le dinamiche psicologiche del protagonista e i fenomeni sociali - l’emigrazione, il caporalato – che i corsi e ricorsi storici tragicamente ripropongono, sia perché Marco Balzano, milanese e docente di scuola media, riesce a identificarsi pienamente nel suo personaggio siciliano e ingenuamente innamorato della cultura (“Questo signor Camus autore de Lo straniero… Come ha fatto a raccontare la mia storia raccontandone una sua”).
Giudizio finale: retrospettivo, ma implicitamente attuale, vibrante
Bruno Elpis
P.S. A questo link potete leggere l’intervista che ho realizzato con l’autore http://www.brunoelpis.it/le-interviste/1288-intervista-a-marco-balzano-vincitore-del-premio-campiello-2105