Dettagli Recensione
Il mondo delle api
Dopo “Il sentiero dei profumi”, Cristina Caboni torna con un nuovo romanzo. Se già nell’altro si poteva notare l’amore per i profumi e la natura, in questo l’autrice da proprio il meglio di se.
La Caboni vive in Sardegna e si occupa dell’azienda apistica di famiglia. Leggendo le sue pagine si percepisce l’amore dell’autrice per la sua terra e per il suo lavoro che si potrebbe benissimo definire una passione.
La sua protagonista, Angelica, è, infatti, sarda e si occupa di api, ma non lo fa come molti, lei è una custode, una dote di famiglia che si tramanda da generazioni. Lontana ormai da molti anni dalle sue origini, Angelica viene “richiamata” dalla sua terra e dalla sua infanzia. Ad attenderla, oltre alle nuove responsabilità, ci sarà Nicola, suo primo amore, ritornato anche lui “in patria” per riacquisire un po’ di umanità persa per strada.
La Caboni ci trasporta in una piccola realtà sarda, in cui il passato non si dimentica, in cui nelle difficoltà ci si unisce e che ci insegna che non tutto il male viene per nuocere. Descrittiva come poche altre, riesce a portarci in quei patri, in quei boschi, davanti quel mare. Ogni capitolo inizia con una tipologia di miele diverso, accompagnato dall’aiuto che può dare, ad esempio il miele d’erba medica è ideale per il buonumore e la giovialità.
Non così scontato, molto attuale e con un pizzico di magia che non guasta, questo romanzo è sicuramente una conferma per l’autrice che si “adagia” in quel genere che sta fra la letteratura rosa e il romanzo.
Lo consiglio principalmente ad un pubblico femminile, ricordando che è un romanzo molto piacevole, anche se ha un inizio un po’ lento.
Vi lascio con questa frase:
“Le piaceva la vecchiaia, era il modo migliore che Dio aveva di rimettere tutti allo stesso livello. Non si salvava nessuno, e questo la soddisfaceva profondamente”.
Buona lettura!
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