Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Cuori che fremono a Bellano
Un vento nuovo arriva a Bellano e a portarlo è il treno. Siamo nel 1930 e nella stazione del paese lariano portato alla notorietà da Vitali, tocca il marciapiede un gran bel pezzo di manzo. Si tratta del meccanico Landru. un operaio arrivato ad installare i nuovi telai. Questo di per sè porterà grossi scompigli in termine di ridimensionamento del locale cotonificio. Molti più scombussolamenti il bel meccanico li porterà nel cuore di parecchie donzelle e in qualche donzella di una volta. Salvo poi, come spesso succede, andare a infilare naso e non solo quello, dove non dovrebbe.
Vitali è lo stesso di sempre: abile descrittore, sarcastico fino ai limiti della crudeltà, ma con un linguaggio così alla mano, con una tale simpatia che qualche cativeria gli si perdona volentieri. I suoi obiettivi sono come sempre la burocrazia, tanto pedante da diventare ridicola, ed i benpensanti e malfacenti. Anche l'ambientazione è quella dell'alto lago di Como, in questo caso collocata temporalmente nel periodo fascista. La storia invece è originale, piacevole da leggere con molti spunti per farsi qualche sana risata. Capace anche di fornirci qualche colpo di scena, visto che con Vitali non si sa mai dove si andrà a parare.