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Ricordarsi
Nel terzo romanzo della Mazzantini, la storia narrata ruota attorno a un incidente, da cui tutto rinasce e muore. L'incidente è quello di una ragazzina su un motore, ed è quello della vita che ti attraversa in un lampo: è la vita in stand-by di Angela ed è quella di Timoteo, un padre che si ritrova, nel proprio ospedale, a ridare vita alla figlia e nel contempo a una parte di sé di cui silenziosamente si libera, dando sfogo al dolore passato e voce ai suoi fantasmi.
Tutta la storia è un tuffo nel passato, un bagno di ricordi in cui si raccontano le debolezze di un uomo, la tentazione che sembra abbandonarlo quando si crede abbastanza forte da riuscire a non cedervi.
In questo inevitabile scorrere dei ricordi, presente e passato vengono ben scanditi e il linguaggio con cui vengono presentati eventi e colpi di scena, nello stile unico della Mazzantini, è volto ad alternare dolci carezze (dolci quanto illusorie) a veri e propri pugni nello stomaco.
"Non ti muovere" è una sorta di preghiera, un grido muto che riaffiora dal passato risuonando come un eco, una speranza che si ripresenta come un ricordo rimasto vivo e intatto nella memoria.
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Commenti
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Il tuo bel commento ha il dono della chiarezza.
Non ho mai letto l'autrice, come ho diffidenza verso la letteratura italiana di questi ultimi anni in generale, mentre ho trovato ottimi libri dei contemporanei stranieri giunti a noi ovviamente in traduzione (talvolta eccellente).