Dettagli Recensione
Sopravvalutato
Questo libro è stata una tremenda delusione: se fsi fosse trattato di "Tre metri sopra il cielo" o "50 sfumature di Grigio" forse la mia reazione sarebbe stata meno dura, poiché sono libri meno pretenziosi. Incoraggiata invece dalle ottime recensioni e dalla fama del libro, convinta di essere in procinto di immergermi in una storia emozionante e toccante, ho iniziato questo libro.
Lo stile è scorrevole, ma a mio parere non piacevole e del tutto inverosimile: la storia viene raccontata in prima persona dal protagonista, un sedicenne, che si esprime in maniera ridondante e termini lontanissimi dal gergo attuale dei suoi coetanei.
La storia, che se ben sviluppata possedeva un bel potenziale, è di una banalità e di una prevedibilità sconcertante, senza contare che i personaggi sono piatti e mi è stata impossibile qualsiasi empatia nei loro confronti (e vi assicuro che io sono una lettrice più che propensa ad immedesimarsi nelle storie e nei personaggi, sciogliendomi spesso in grandi pianti), tanto da non essere minimamente toccata nemmeno nei momenti che immagino dovessero essere, nelle intenzioni dell'autore, di massima drammaticità.
Mi sorge spontaneo il paragone con "Colpa delle stelle" di John Green, che pur essendo anch'esso un libro destinato ad un pubblico di adolescenti, mi era emozionato tantissimo, forse per il forte realismo dei personaggi e della vicenda, del tutto assenti in "Bianca come il Latte, Rossa come il sangue".