Dettagli Recensione
La vita come l'acqua
1905. Italia. Milano.
Un mondo di cui non avevo mai sentito parlare si apre con la lettura di questo libro delicato e magico, popolato da attori girovaghi poveri bambini adulti ragazzine anziane sarte e pittori.
La storia di Carola è una di quelle storie da leggere tutta in un giorno, quasi in un'ora sola tanto scorre leggera sulle parole. Una vita vissuta seguendo docile il destino, senza porsi domande, senza mai pensare al domani, una vita che toglie e solo in ultimo dona qualcosa che rimarrà per sempre.
Carola è una ragazza di campagna che ha il coraggio di lasciarsi trasportare dalla corrente degli eventi e in essi riesce a costruirsi una vita, sempre in fuga, sempre accompagnata dai fantasmi. I Meravigli sono una compagnia teatrale girovaga composta da una famiglia troppo ingombrante dove i segreti sono il pane quotidiano. Alba è una donna caparbia, pronta a tutto pur di ottenere il più possibile dalla vita nel teatro. Leo è un bambino che ha scelto di capire non essendo capito. Poi ci sono Rosa, i Beltrami, Giulio, Marguerite, Jacob personaggi appena accennati che Carola incontra nella sua vita, dalla campagna Milanese ai boulevard parigini.
Barbara Garlaschelli ha creato una storia magica legata dal filo rosso della perdita, una perdita però che non colpisce dritta al cuore del lettore ma resta sospesa sulle pagine per cadere come un manto solo alla fine quando ti rendi conto che Carola è sopravvissuta, nonostante tutto, nonostante tutti.
Un libro che ho divorato in una sola giornata per la piacevolezza con cui si legge e la particolarità del mondo che descrive, una storia lieve che consiglio caldamente a tutti coloro che hanno voglia di evadere dall'oggi.