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Se chiudo gli occhi
 
Se chiudo gli occhi 2015-08-06 08:04:21 fraghi88
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fraghi88 Opinione inserita da fraghi88    06 Agosto, 2015
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Un romanzo sospeso fra anima e cuore

RECENSIONE

Un romanzo che resta vibrante nel profondo del cuore scuotendo le corde dell'anima.
Una dolce e saggia brezza di vita che sfiora solo per pochi attimi il contorno del mondo odierno per catapultare il lettore in una sorta di magia antica e misteriosa.
La storia di Viola, una ragazza ormai donna, madre di una bambina di quattro anni, Cristina, e moglie di Paolo, l'uomo che forse non crede più di amare come un tempo.
Fra le tante incertezze della sua vita ed un' inquieta disperazione esistenziale, continua a lavorare in un negozio di fotografia, anche se un tempo i suoi sogni erano altri: sfruttare la sua laurea in Lettere per diventare una scrittrice.
Ma tutto sembra quasi dimenticato, e Viola non si riconosce affatto in quella che era un tempo, quando all'improvviso un giorno la figura di un uomo compare nel negozio in cui lavora e quel volto riaccende la forza di un passato, il quale in fondo non si è mai spento.
Non si è mai dimenticata di quell'uomo, neanche per un istante. Quel suo papà così strano e ambiguo, ma che da bambina le ha regalato tante storie così belle e preziose, prima di addormentarsi.
Forse, egli rispecchia, senza che lei voglia ammetterlo, quella piccola grande parte di se stessa, che un tempo ha chiuso a chiave insieme a tutti i suoi sogni.
Suo padre, Oliviero, un famoso artista e scultore, quella figura maschile che la affascinava e al contempo la faceva così tanto arrabbiare per essere scomparsa così inaspettatamente dalla sua vita.
La figura di un genitore, che non è mai stato presente, neanche alla nascita della sua bambina, ora si ripresenta di fronte a lei cercando una sorta di inspiegabile aiuto ed esprimendo il desiderio di voler raccontare a sua figlia ciò che non le ha mai detto.
Già, perché c'è una grande parte della sua vita di cui Viola non conosce i perché e attraverso questo lungo viaggio che li riporterà insieme nei luoghi, dove l'uomo è nato e vissuto da piccolo, entrambi grazie a grandi silenzi pervasi da parole inaspettate, reazioni incomprese, persone del passato e un affetto rimasto per troppo tempo trattenuto: impareranno a comprendersi a vicenda senza riuscire a serbare più quell'inutile rancore che il sapore dell'assenza lascia dietro di sé come una scia.
Ed ecco che appare il mistico e antico luogo delle Marche, una regione italiana tutta da scoprire nel suo misterioso e impervio territorio, dove le sovrane vette dei Sibillini lasceranno un'impronta indelebile nella vita di Viola.
Lì grazie al padre conoscerà tante piccole grandi verità che l'aiuteranno a fare pace anche con se stessa, ma verrà a conoscenza anche dell'esistenza della storia di Oliviero, che in quei posti, non sembra più l'egoista artista come l'aveva sempre dipinto, ma appare soprattutto come un normale uomo comune in preda all'ansia per i suoi precedenti errori e alla sua disperazione per l'unico e vero amore della sua vita, Pauline.
Viola attraverso quei racconti si sentirà molto vicina alla figura di questa donna, grande amore di suo padre e di cui lei stessa non sapeva nulla, ma imparerà a conoscere anche le figure di Clara, la nonna mai realmente conosciuta, Antina, nonna di Oliviero e Nora, un'amica insostituibile agli occhi dell'uomo.
Una donna dai poteri antichi delle Sibille, coloro che possono entrare in contatto con le persone 'invisibili', come Pauline adesso e Clara in passato.
Sì, 'invisibili', perché il loro corpo è ancora sulla Terra fra i vivi, ma la mente se ne è andata, persa ormai in un'altra dimensione.
Viola dovrà aiutare suo padre a dare un ultimo saluto a Pauline, rendendo così la figlia partecipe finalmente della sua vita e del suo dolore, quasi come se così facendo potesse per un attimo cancellare il peso della sua assenza nella vita di lei.
Uno stile scorrevole, poetico, sfumato da una sensibilità e profondità innate.
Una scrittrice italiana che sicuramente resterà nella storia per averci fatto capire quanto sia importante nella scrittura non la quantità delle cose narrate, ma la qualità di esse.
In questa trama ci sono cuore e anima ed è questo che dovrebbe riuscire a fare un vero scrittore.
Consiglio questa lettura a chi ama leggere una storia familiare interrotta, riuscendo a commuoversi e a darsi finalmente risposte impensabili.


Francesca Ghiribelli

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Consigliato a chi ama le storie profonde ed evocative.
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