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Giorgio, il Perù, il ponte
Giorgio, il protagonista, che vive un apparente momento di tranquillità viene scombussolato dall'arrivo di un paio di lettere, a cui all'inizio non dà peso ma poi ne resta colpito e parte alla volta di ...Picaflor, piccolo paese del Perù, nazione d'origine di suo padre. Nelle lettere, di cui sopra ,ci sono inviti convinti e ripetuti inviati da una donna misteriosa , Rosaria Cruz, che esorta con decisione Giorgio a intraprendere il viaggio verso il Perù e per uno strano gioco di parole il ticket aereo che Rosaria manda ha un biglietto con su scritto: destino Picaflor. E viaggiando verso questo luogo particolare, il cui nome deriva dal movimento che fa il colibrì quando succhia il nettare dai fiori, Giorgio prima si esamina interiormente e poi scopre il legame con personaggi dei più variegati: da Humberto l'inventore, il medico Eustasio, l'affascinante Petra e altri ancora. E intanto intorno alla costruzione di un ponte, che in passato collegava il paese con il resto del mondo, verte e si svolge tutto il romanzo con risvolti sentimentali, ecologici, leggendari che rendono il libro molto particolare e gradevole, Concludo estrapolando un passaggio in cui si parla delle eccellenze di Picaflor, la musica ad es:""Janika il violinista, quando scoprì che il legno degli alberi che lì crescevano era il migliore per la musica, iniziò ad insegnare ai giovani di Picaflor il lavoro di liutaio. In pochi anni si formarono una scuola e una fabbrica considerate le migliori in tutta la zona. le chitarre, i violini, i contrabbassi, i liuti e gli oboi che lì si costruivano liberavano poi le loro voci perfette nei teatri di Lima o Manaus, di Buenos Aires o di Bogotà""