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Dio se la prende se ti scordi di essere felice
Giulia è una cosiddetta primipara attempata. La figlia diciottenne pensa a divertisti, ai primi amori, a come affrontare il sesso, alla facoltà da scegliere. Giulia, invece ha i capelli grigi, è un chirurgo con parecchia esperienza, ha le tasche piene di caramelle.
Una domenica, mentre aspetta i lritorno a casa di Mia, Giulia inizia a leggere il diario della figlia.
Pagina dopo pagina scopriamo i pensieri di Mia e a fianco anche la vita di Giulia che lei decide di raccontare in questo modo alla figlia.
Così veniamo a sapere che queste donne sono molto più simili di quanto credono. Ci dice Giulia che le donne hanno due età per essere bambine una è a diciotto anni nel corpo per forza e la seconda è a sesant'anni nella testa per debolezza.
In mezzzo ci sono tutte le esperienze accumulate. La famiglia gli amori, i tradimenti.
Ci sono anche le amicizie: quel rapporto amore odio con le sorelle, che pare non possa essere scalfitto perchè ai familiari non si può portare rancore. Ma è poi così? Ci sono anche le amicizie che scegliamo, come quella con una suora che quando è da sola si veste di rosso e sogna il suo primo e unico amore.
Trovo che questo sia un libro piacevole, sia nei contenuti, che nello stile. Non è forse una gran novità quella di accostare gli scritti di due persone per farci vedere diversi punti di vista sullo stesso argomento. E' però una soluzione sempre efficace che permette di rendere la trama fruibile più facilmente al lettore.