Dettagli Recensione
Tra i sassi di Alento
“Cade la terra” è il primo romanzo della storica Carmen Pellegrino, classe 1977.
L'interesse dell'autrice per i borghi e gli insediamenti abbandonati dall'uomo, l'hanno portata ad elaborare un racconto che trae respiro e fonte di ispirazione da un piccolo paese inghiottito da un monte che si sbriciola inglobando tutto ciò che sta sul suo cammino.
Il mistero ed il fascino di case abbandonate, fanno riflettere sulle vite accolte da quelle mura cadenti, sui volti e sulle storie che si sono compiute, sui riti quotidiani, sulle voci che risuonavano da mattina a sera.
Il flusso narrativo che la Pellegrino adotta, assume le sembianze di un mosaico, dove si alternano tessere scure come le disgrazie della vita e tessere colorate come sprazzi di sole e squarci di cielo azzurro sulla vegetazione rigogliosa della montagna che spinta da forze inarrestabili scende a valle.
Le storie narrate dall'abile penna cantano vite interrotte, spezzate, piegate dalla volontà di un destino cieco. Si mescolano atmosfere riconducibili ad un mondo permeato di epicità ad atmosfere dense di realismo, con un bagaglio di immagini fotografiche che fanno vibrare nell'aria emozioni prorompenti.
L'autrice dimostra di cercare una strada narrativa personale sia sul fronte stilistico sia per l'elaborazione del contenuto.
La narrazione frastagliata e stratificata potrebbe apparire un neo di questa intensa storia corale, ma diviene un ottimo strumento per raccontare tante vicende personali e familiari che si dividono quel pugno di case frananti, per raccontare il prima e il dopo di ciascuno, per ritrarre vita e morte alternando le voci provenienti dal passato ai silenzi di oggi.
Al termine della lettura, si apprezza la capacità di aver fatto parlare “i silenzi”, di aver colto la vita tra un ammasso di sassi di cui nessuno si cura più.
Carmen Pellegrino concorre al Premio Campiello 2015.
Indicazioni utili
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |