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Fumisteria
Torna ad essere riedita l'opera prima di Fabio Stassi.
Si tratta di un romanzo che vide la luce nel lontano 2006, quando la fama dell'autore non era consolidata come lo è oggi, dopo che i romanzi “L'ultimo ballo di Charlot” e “Come un respiro interrotto” l'hanno fatto apprezzare ad un pubblico più vasto.
“Fumisteria” vuole essere un omaggio alla terra siciliana imbevuta di tradizioni ataviche, crocevia di culture e di usi stratificati e consolidati come rocce.
Stassi parla di singole storie, di violenze, di privazioni, di faide, di ricatti, di amori sinceri e di sentimenti corrotti. Affiorano a pelo di pagina tutte le contraddizioni ed i nei di un territorio lontano, quasi dimenticato e avvolto in una cortina fumosa che rende tutto sfocato.
La vita scorre inesorabile nella polverosa Kalamet, il cui nome di pura fantasia non ne corrompe l'estremo realismo della ricostruzione, dove si incontra e si scontra una galleria di volti esemplare.
Un racconto che alterna il torbido delle pieghe di una terra problematica alla solarità del viso di un uomo dall'animo tenero come un bambino.
Denso ed intenso questo esordio letterario, stilisticamente originale e maturo, capace di mettere in luce una penna carica di potenziale.
Letto oggi, fa apprezzare ancora di più le qualità e la caratura dell'autore, la cui espressività è una nota costante della sua produzione, presente fin dagli albori.
Nell'attuale panorama, Fabio Stassi deve occupare una posizione di riguardo, non resta che sperare che il prossimo romanzo veda presto la luce, catapultandoci in un' altra storia.
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