Dettagli Recensione
Il viaggio di Pavese-Anguilla
Stile asciutto, concreto, senza fronzoli come la vita dell' Anguilla (soprannome del protagonista e IO narrante della storia).
Pavese ci fa vivere le sue emozioni e idee, la sua stessa vita, attraverso La luna e i falò.
La storia è per lo più avvolta da un velo grigio, di tristezza, un lungo viaggio a ritroso per ritrovare se stessi.
Riti contadini,amici e storie ritrovate, la vita nei paesaggi bucolici del dopo guerra, la consapevolezza di mondi totalmente diversi,
dall' America a un paesino del Piemonte e la capacità di viverli entrambi.
Sapere che: "nella gente,nelle piante,nella terra c'è qualcosa di tuo" è un'emozione bellissima,
condivisa con noi dallo scrittore con la narrazione della vita di Anguilla. Non è un libro facile, non per lo stile o il lessico,
ma semplicemente per il messaggio che vuole dare. Personalmente ritengo che a volte sia la nostalgia di un tempo passato
o non vissuto a farsi sentire, che la mancanza del luogo in se. Molto forte e d'impatto l'immagine di fare
determinati gesti per ritrovare gli stessi del passato. Un libro che alla fine ti lascia il nodo in gola per l'empatia
con il personaggio e lo stesso Pavese, ma con la serenità di sapere chi sei e a cosa appartieni. dando quasi un significato al viaggio della vita.
Lettura consigliata a tutti, specialmente a chi torna a casa, alle sue radici, per scendere dal treno con il libro in mano e il sorriso sulle labbra.