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Niente e così sia
 
Niente e così sia 2015-06-19 12:40:11 Mephixto
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Mephixto Opinione inserita da Mephixto    19 Giugno, 2015
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Eroica Fallaci

Da qualche parte ho letto che non si può cercare nel buio con un fiammifero … Così Oriana Fallaci parte per Saigon: crede che non si possa spiegare la vita senza avere davanti agli occhi la morte, sempre. Parte forse per dare una risposta vera ad una domanda ancor più vera: cos’ è la vita ? questa tenera e ingenua domanda le venne posta poco prima di partire, dalla sorellina di cinque anni. Oriana le rispose li per li un po’ cinicamente; in parte pentita di questo suo atteggiamento si recò in Vietnam con il proposito di dare, anche se pur minima, una risposta concreta ad un domanda tanto complessa nel sua semplicità . Quello che ci troviamo tra le mani è il risultato di tre periodi in Vietnam del Sud: dalla fine del 1968 al marzo del 1969. Un diario di “guerra” che cerca di dare una risposta vera. Ma al quale non sarà il Vietnam a risponderle ma ben si una rivolta studentesca in Messico.
Il diario di questi giorni bui è diviso in capitoli, ogni inizio di capitolo ha un breve sunto e alcune considerazioni a freddo che spiegano i giorni e le emozioni espresse nei paragrafi successivi i quali a loro volta sono suddivisi in giorni e momenti mattina, sera notte, ecc ecc..
Va da sé che ci troviamo tra le dita un testo crudo,vivido, difficile e profondo. Sicuramente coinvolgente.
La Fallaci non si risparmia e affronta il pericolo dei mortai, dei razzi , e il canto della mitraglia, sia a Saigon che alla battaglia di Dak To; non si lascerà sfuggire i colpi migliori: bombardare il Delta del Mekong a bordo di un A37 con ai piedi i mocassini, oppure atterrare sotto il fuoco dei mortai Vietcong su una pista crivellata oppure andare assistere all’offensiva del Tet in diretta mentre i ‘cong fanno il tiro al piccione. Non mancheranno i sentimenti, le delusioni, la rabbia , tenerezza, la pena e l’eroismo .
Un testo che non è solo la cronaca lapidaria di un preciso momento storico, no! E’ l’analisi e la ricerca a una domanda ben precisa: cos’è la vita? Ma poi questa domanda muta e si trasforma diventando forse più difficile ma più “corretta” : cos’è l’uomo ? E quindi Oriana, strenua sostenitrice del essere umano come divinità, si trova costretta a ricredersi, a rivedere le sue convinzioni. Perché in guerra l’uomo riesce a dare il peggio di se… ma anche il meglio…
La ricerca non avverrà in totale solitudine, anzi, troverà in Vietnam un gruppo di giornalisti/e redattori affiatati, delle Frence Presse in Vietnam ormai da lungo tempo, ai con i quali collaborerà per ottenere informazioni, dritte, e anche tanto conforto.
Francois Pelou sarà il suo Virgilio in questo inferno fatto di fichi, banani e Napalm, è l’aiuterà, grazie ai pensieri di Pascal, a rivalutare l’idea di totale negatività ormai radicatasi in lei. Conseguenza delle atrocità di cui è stata spettatrice. Leggendo queste pagine non potremo che ammirare e amare gli eroici Vietcong (non i vietnamiti del nord) grazie anche alla fortunata traduzione di alcuni lettere e un diario di un milite ignoto, che non lasciano indifferente. Non mancheranno le interviste ai potenti dei di Saigon,signori della guerra; proprio grazie alla sua splendida amicizia con questo capo redattore, Francois, dalla cultura straordinaria e dalla mente brillante.
In conclusione un testo profondo, vero , che passa dalla cruda e vivida cronaca alla filosofia senza stancare, senza cadere nella retorica o nella demagogia anzi appassionante e avvincente fino all’ultima pagina.
Un testo imperdibile che resterà prova di quanto grande, coraggiosa e sensibile, fosse questa giornalista. lascio la poesia che diventerà un pò il filo conduttore, la massima espressione della crudelta della guerra secondo la Fallaci.
Padre nostro che sei nei cieli / dacci oggi il nostro massacro quotidiano, / liberaci dalla pietà, dall'amore, dalla fiducia nell'uomo. / Dall'insegnamento che ci dette tuo Figlio. / Tanto non è servito a niente, / non serve a niente. / A niente e così sia.

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Commenti

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Bel commento; ammiro molto questa giornalista-scrittrice di cui ho letto la famosa trilogia che ha inizio con "La rabbia e l'orgoglio". Una penna incisiva che espone la verità in maniera cruda ma efficace. Ciao.
Ferruccio
Sicuramente da leggere, me lo ripropongo ogni volta che leggo commenti efficaci come questo.
Ho paura però di mitizzarla, ero già rimasta affascinata dopo la lettura del bellissimo Un uomo. Complimenti per il commento. Laura
commento davvero intenso, Mirko!
è un testo che ho avuto modo di leggere ed apprezzare
Splendido commento Mirko, lo prendero' senz'altro. Grazie della segnalazione.
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