Dettagli Recensione
Una serie di mostri più simpatici che mostruosi.
Venticinque racconti che aprono spiragli sul genere horror e dove l’ironia di Stefano Benni propone “mostri” che si tingono di grottesco e cedono il passo più alla meraviglia che alla paura. I mostri sono i memorabili protagonisti dei racconti : una Madonna che invece di versare lacrime e sangue ride, quasi soddisfatta di apparire, un manager che vuole ammodernare il museo egizio introducendo sfavillanti novità elettroniche e suscitando le ire di una strana e vendicativa mummia, la strega Charlotte, creatura orribile e spaventosa, temuta però solo nelle nostre fantasie, l’Uomo dei Quadri, un omaggio alla memoria del grande Edgar Allan Poe, la fiaba di Hansel e Gretel rivisitata in chiave moderna, un topastro da cartoni animati ispettore di polizia e la soluzione di misteriosi delitti, e così via, in un susseguirsi ora comico ora grottesco ed angosciante di situazioni strampalate e paurose. L’Autore si cimenta quindi in un genere nuovo, che, da una prima lettura, sembra essergli congeniale : anche se talora traspare un serioso fine didattico e moralistico, l’ironia la fa da padrona. I suoi mostri, cari per lui, sanno suscitare non di rado curiosità e simpatia.